Il Tirreno

Pistoia

Il caso

Morte di Michael Antonelli: ci sono due rinvii a giudizio

di Pasquale Petrella
A sx i soccorsi durante l’incidente e a destra Michael Antonelli durante una corsa
A sx i soccorsi durante l’incidente e a destra Michael Antonelli durante una corsa

Il giovane rimase gravemente ferito durante la corsa Firenze-Viareggio. Una curva, secondo l’accusa, non era idoneamente protetta

27 settembre 2022
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PISTOIA. La giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Pistoia, Patrizia Martucci ha accolto le richieste del pubblico ministero Leonardo De Gaudio e delle parti civili rappresentate dagli avvocati Alberto e Fiorenzo Alessi e Flavio Moscatt e ha rinviato a giudizio, per l’udienza del 17 gennaio dell’anno prossimo, Gian Paolo Ristori, fiorentino di 82 anni, presidente della società ciclistica As Aurora, organizzatore della competizione, e Rodolfo Gambacciani, 71 anni, residente a Prato, direttore di gara. Entrambi, difesi dall’avvocato Nuri Venturelli, sono accusati di omicidio colposo perché non avrebbero adottato le necessarie misure di sicurezza per impedire che il 15 agosto 2018 durante la 72ª edizione della classica di Ferragosto (Firenze-Viareggio per Under 23) si verificasse un incidente che provocò diversi feriti e il più grave risultò il diciannovenne sammarinese Michael Antonelli che da allora ha vissuto in uno stato vegetativo per due anni prima che il Covid lo uccidesse.

L’incidente avvenne sulla via Modenese, nel tratto in discesa che dal Monte Oppio porta a Limestre e a San Marcello, al chilometro 87. In una curva che, secondo l’accusa, non era idoneamente protetta, un gruppo di ciclisti finì fuori strada e Antonelli picchiò la testa contro un palo, risultando così il più grave fra i feriti.

All’epoca dell’incidente, i due imputati risultavano coperti da una polizza stipulata con le compagnie assicuratrici Lloyd e Unipol che sono state a loro volta inserite nel processo per l’eventuale risarcimento dei danni, nonostante il tentativo dei rispettivi legali di venirne estromessi.

A costituirsi parte civile sono stati la madre del giovane, Marina Mularoni con l’altro figlio, rappresentati dai legali, i fratelli Alessi, e il padre Luca Antonelli, rappresentato dall’avvocato Moscatt.

L’allora diciannovenne Michael Antonelli gareggiava per la Mastromarco Sensi Nibali, che lo aveva ingaggiato solo otto mesi prima, facendo la sua felicità da grande tifoso dello “squalo” Vincenzo Nibali.

Dopo l’incidente Michael Antonelli fu ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Careggi di Firenze per il grave trauma cranico, contusioni e lacerazioni polmonari. Morì il 3 dicembre 2020 per insufficienza respiratoria acuta da Virus Sars-Cov-2 in soggetto gravemente politraumatizzato e in stato vegetativo e di minima coscienza. Secondo l’accusa quella morte sarebbe da addebitare in via diretta ai traumi riportati durante la caduta e per questo ora si chiede di procedere per omicidio colposo nei confronti del presidente della società organizzatrice della corsa e del direttore di gara .

La sua scomparsa ha lasciato una grande impressione su tutti gli sportivi amanti del ciclismo soprattutto della costa romagnola tanto che da due anni, quattro società della zona: il Team UnipolGlass, Sidermec F.lli Vitali, Polisportiva Fiumicinese Fait Adriatica e Gc Fausto Coppi di Cesenatico – organizzano un memorial dedicato proprio al giovane e che è riservato alla categoria degli Juniores. Nell’edizione dello scorso 8 maggio vi hanno preso parte oltre un centinaio di corridori.




 

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