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Quarrata, spaccio vicino a scuole e chiese: in due finiscono ai domiciliari

Quarrata, spaccio vicino a scuole e chiese: in due finiscono ai domiciliari

Dopo le indagini della squadra mobile scattano le misure cautelari

06 agosto 2022
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QUARRATA. Si erano spartiti i compiti, in modo da assicurare il servizio 24 ore su 24: uno spacciava cocaina di giorno e l’altro copriva le ore notturne. E tra le zone scelte per incontrare i clienti – che facevano l’ordinazione per telefono – ce n’era anche uno vicino a una scuola elementare e uno accanto a una chiesa e al relativo circolo parrocchiale. Tutte aggravanti per i reati contestati ai due giovani spacciatori, finiti agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico al termine delle indagini portate avanti dalla sezione anti-droga della squadra mobile della questura di Pistoia.

Ad essere colpiti dall’ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip del tribunale, Lorenc Cuni, 28 anni, e Armand Stani, 33, albanesi entrambi residenti a Quarrata. Ed era nella città del mobile che, secondo gli inquirenti, i due connazionali spacciavano da circa un paio d’anni.

Gli investigatori della polizia hanno ricostruito la loro attività illecita partendo dall’arresto di Cuni, avvenuto all’inizio di giugno, quando era stato trovato in possesso di oltre 70 grammi di cocaina e di 4mila euro in contanti. Dopo la convalida dell’arresto il giovane era stato rimesso in libertà (sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora, prima, e di presentazione alla pg poi) ma le indagini erano andate avanti. Ed è emerso che l’abitazione di Quarrata in cui Cuni era stato arrestato era condivisa con il connazionale Stani, che aveva portato avanti l’attività di spaccio anche dopo l’arresto dell’amico.

Secondo quanto poi dichiarato dai clienti della coppia (rintracciati grazie alle tracce delle telefonate rimaste sui cellulari sequetrati), sarebbe stato Cuni la figura principale del giro, con Stani – che spacciava durante le ore della notte – definito come un “cavallino” del primo.

Fatto sta che adesso, accusati di decine di cessioni di droga, i due sono finiti ai domiciliari su disposizione del gip del tribunale.

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