Dal suo albergo alla chiesa del paese in corteo per salutare Carluccio Ceccarelli
Tanti amici e cittadini al funerale dell’ex sindaco di Cutigliano Don Farcas: «Sarai l’angelo custode della nostra montagna»
Carlo Bardini
Cutigliano. «Carluccio ci ha lasciato un testamento spirituale di amore, e in sua memoria tutti noi dovremmo cercare di vivere». E' il messaggio che don Cipriano Farcas ha racchiuso nel suo discorso ieri pomeriggio durante i funerali di Carluccio Ceccarelli che si sono svolti nella sua Pian degli Ontani nella piccola chiesa di Piazza dell'Acerone. A dare l'ultimo saluto all'amico di tutti e della montagna pistoiese, sono arrivate centinaia di persone. Tutto il suo paese, ma anche esponenti politici, rappresentanti di associazioni in cui ha militato e molti altri. Parenti e amici più stretti sono riusciti ad assistere al rito funebre all'interno della chiesa. Per tutti gli altri erano state messe delle sedie nella piazza e la messa veniva ascoltata con l'ausilio di microfoni. Il feretro di Ceccarelli è partito dal suo albergo “Sichi” ed è stato accompagnato da un corteo di persone fino alla chiesetta. Ceccarelli, 69 anni, è morto lo scorso venerdì all'ospedale di Pistoia per Covid, dopo un ricovero in terapia intensiva di diversi giorni. «Ho pensato di scriverti e di parlare a te caro Carluccio – ha detto don Cipriano – per consegnarti le nostre riflessioni, le nostre domande. Sarai per la tua famiglia e per la nostra montagna l'angelo custode, una persona buona e solare sempre in prima fila. Dov'era Dio in quel momento di dolore? Dio sta piangendo con tutti noi la tua scomparsa e siamo tutti impotenti davanti alla morte, ma possiamo essere potenti nella solidarietà, come lo siamo stati nei confronti della tua famiglia, caro Carluccio, in questi ultimi giorni. Nella Bibbia – prosegue il parroco – c'è una parola che ricorre più di tutte che è amore. Credo proprio che il testamento spirituale che ci lasci sia proprio l'amore per gli altri. Sei sempre stato presente nella vita della nostra montagna, delle associazioni, e in molte altre realtà. Neanche la morte può cantare vittoria su tutto l'amore che hai portato per questa tua bellissima montagna. Aiutaci a vivere questo tuo testamento profondamente spirituale. Un giorno ci ritroveremo e potremo raccontarti del testamento di bene e di amore che in tua memoria abbiamo cercato di vivere». A officiare la messa anche don Sergio e don Eusebio, mentre la musica di Luca Magni e Monica Nesti accompagnava il rito funebre. Tra i molti volti noti presenti, oltre a tutti gli esponenti politici locali, anche il senatore Patrizio La Pietra, i sindaci di Pistoia Alessandro Tomasi, di Serravalle Piero Lunardi e di Abetone-Cutigliano Alessandro Barachini, l'assessore del Comune di San Marcello-Piteglio Giacomo Buonomini, il capogruppo di minoranza di Sambuca Francesco Cipriani, il Gruppo Alpino, i Cavalieri del Tau e molte altre rappresentanze.«Se ne va un gigante – ha detto Diego Petrucci, consigliere regionale – Carluccio era avanti 20 anni rispetto al presente. Parlava di pacchetti verdi, energia alternativa quando non se ne sentiva parlare. Una persona illuminata, generosa e magnetica. Ha trasformato Pian degli Ontani in una meta turistica. Aveva i piedi e il corpo nel suo paese, ma la mente era sempre in giro per il mondo». Un ricordo lo hanno lasciato anche il sindaco Barachini e Don Sergio. Dopo i ringraziamenti a tutti coloro che sono stati vicini alla famiglia, la figlia Pamela ha detto, tra le altre cose: «Ognuno porterà nel cuore ciò che Carluccio rappresenta e ciò che di bello è riuscito a trasmettere. Non c'è miglior modo di ricordarlo se non condividere con gli altri ciò che ha lasciato». Sulla bara erano stati posati il cappello e il giubbotto degli Alpini. Il corpo di Carluccio sarà cremato.
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