Il Tirreno

Pistoia

gli orizzonti dell’arte 

Undici musei provinciali in rete. «Tutti insieme siamo più forti»

Fabio Calamati
Foto di gruppo alla conferenza stampa per annunciare la nascita del Sistema museale (foto Gori)
Foto di gruppo alla conferenza stampa per annunciare la nascita del Sistema museale (foto Gori)

Nasce il Simup, Sistema museale pistoiese, con i Comuni di Pistoia e di Pescia la Fondazione Caripit, la Provincia e il Museo della carta: ecco idee e progetti

30 aprile 2021
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PISTOIA. Con le firme dei cinque enti fondatori, il 28 aprile è nato il Simup, acronimo che sta per Sistema museale pistoiese. Una rete che comprende – per ora – i quattro musei del Comune di Pistoia (Civico, Palazzo Fabroni, Spedale del Ceppo e casa-studio di Fernando Melani), i quattro della Fondazione Caripit (Antico Palazzo dei vescovi, Palazzo de Rossi, Palazzo Buontalenti ed ex chiesa di San Salvatore), i due del Comune di Pescia (Civico e Gipsoteca Libero Andreotti) più il Museo della carta di Pescia, l’unica realtà privata presente. Tra i soggetti fondatori anche la Provincia, che pur non disponendo di musei, contribuisce con un’attività di coordinamento sul territorio.

Pistoia era rimasta l’unica in Toscana a non avere collegati in rete i propri musei. La nascita del Simup supplisce finalmente a questa carenza e può essere considerato un frutto dell’anno magico 2017, quando proprio Pistoia fu capitale italiana della cultura. Non a caso il manager dietro alle iniziative di quell’anno, Giuseppe Gherpelli, è oggi il coordinatore del Piano strategico della cultura di Pistoia, nell’ambito del quale è nato il Sistema museale. L’iniziativa è stata presentata ieri in una conferenza stampa in Provincia, alla quale – oltre a Gherpelli – erano presenti tutti gli enti aderenti al Sistema (tranne il Museo della carta di Pescia, assente giustificato). Presente a sorpresa anche il presidente della Regione Eugenio Giani.

Lavorare insieme ha molti aspetti positivi. A Pistoia – città per antonomasia delle divisioni e delle guerricciole – si tratta di una «rivoluzione culturale» come ha sottolineato il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi. Più concretamente, si tratta di mettere insieme le competenze scientifiche e le forze per stendere progetti ambiziosi di cooperazione, potenziando la ricerca scientifica, le attività culturali, la promozione, l’accoglienza. Insieme sarà più facile anche intercettare finanziamenti regionali e nazionali. Il Simup si metterà subito al lavoro, una volta dotato dei suoi organi (comitato di indirizzo, presidente, direttore scientifico). I soci comunque hanno sottolineato che la porta è aperta a tutte le realtà presenti in provincia, dove esistono 45 musei, solo 11 dei quali fanno già parte del sistema.

Insomma, c’è molto da lavorare ma anche una grande volontà di recuperare il tempo perduto. Visto, tra l’altro, che un’offerta culturale di qualità è un irresistibile attrattore di flussi turistici e quindi di ricchezza per tutta la provincia. È possibile che, nel giro di qualche mese, siano direttamente i visitatori dei musei in rete ad accorgersi che qualcosa è cambiato: magari perché c’è un solo sito web comune, o perché singoli biglietti daranno diritto a visitare più strutture, o altre cose di questo genere.

Concludendo la conferenza stampa, il presidente della Provincia Luca Marmo ci ha tenuto a ringraziare dirigenti, tecnici e funzionari di tutti gli enti coinvolti, che per un anno hanno lavorato sodo perché il sogno del Sistema museale pistoiese si concretizzasse. —


 

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