Hitachi, Regione silenziosa e la Fim Cisl invita Giani
Nessuna risposta alla sfida di De Luca che promette maxinvestimenti a Napoli Il sindacalista Citera rompe gli indugi: «Il presidente della Toscana venga a Pistoia»
L’invito arriva dalla Fim Cisl Toscana Nord e dal suo segretario, Jury Citera. «Chiediamo al presidente della Regione Eugenio Giani di venire a Pistoia e incontrare i lavoratori della Hitachi Rail, in un momento importante come questo, in cui si sta per attuare la fusione nel nuovo gruppo Hitachi One».
Un invito analogo, la Fim Cisl l’ha formulato martedì nella nota in risposta alle di chiarazioni del presidente della Regione Vincenzo De Luca, che lunedì aveva visitato lo stabilimento Hitachi di Napoli (l’altro grande polo industriale, oltre a Pistoia, su cui è articolata l’azienda; il terzo stabilimento, Reggio Calabria, è più piccolo. E che – in quella circostanza – aveva esaltato le potenzialità di Napoli sminuendo, tra l’altro, quelle di Pistoia, con argomenti gastronomi ci («con Napoli non c’è gara: a Pistoia più della ribollita non possono farsi»). Ma se l’invito a De Luca era un modo per rispondere per le rime al presidente della Campania, le cui parole a Pistoia sono risultate indigeste a tutti, l’offerta al presidente Giani di metter piede in via Ciliegiole punta a sollecitare una maggiore attenzione da parte della Regione sul polo ferroviario di Pistoia. Dopo tutto, battute di dubbio gusto a parte, De Luca lunedì è andato alla Hitachi Rail per parlare di un piano investimenti sul “polo trasportistico” di Napoli del valore di un miliardo di euro. E di trattamenti fiscali di favore per chi investe. Insomma, pietanze molto concrete, oltre alle polemiche sulla ribollita...
Ieri, invece, la Regione – pur sollecitata – ha continuato a mantenere un rigoroso silenzio di fronte all’intervento di De Luca. Certo, non è che i rapporti tra il gruppo ferroviario e l’amministrazione regionale siano inesistenti. L’ultimo accordo di innovazione riguarda un programma finanziato nel 2018: dodici milioni di investimenti, tutti in ricerca e sviluppo, a cui la Regione ha partecipato con 7,3 milioni. E poi c’è il sostegno indiretto attraverso le commesse sui treni, che la Regione acquista tramite Trenitalia. Nello stabilimento di Pistoia vengono prodotti alcuni tra i nuovi convogli previsti infatti dal contratto di servizio Toscana – Trenitalia per il rinnovo del materiale rotabile, come i treni Rock e (presto) i Blues.
Rimane il fatto che Hitachi Rail si trova in una delicata fase di passaggio verso un nuovo gruppo – Hitachi One – che nascerà dalla fusione dell’azienda ferroviaria con Hitachi Sts, l’ex Ansaldo Sts eccellenza mondiale nel settore del segnalamento ferroviario. Il passaggio inizierà il primo aprile e porterà il gruppo industriale ad acquisire dimensioni doppie rispetto alle attuali, con un inevitabile rimescolamento degli equilibri interni. Ai tavoli di confronto sull’armonizzazione, in corso da alcune settimane a Roma, i sindacati pistoiesi hanno ricevuto ripetute garanzie che non ci saranno esuberi e i livelli salariali non saranno toccati. Non solo: le “mission” dei vari stabilimenti rimarranno quelle attuali, quindi non ci sarebbero pericoli di depotenziamento del polo pistoiese. Ma anche con tutte queste garanzie, sentire la Regione vicina alla realtà industriale più importante della provincia – e una delle più importanti della Toscana – sarebbe molto apprezzato. Di qui la richiesta a Giani di visitare Hitachi Rail. —