Il Tirreno

Pistoia

Un pasticciere quarratino entra nel “settebello” dei maestri del panettone, la sfida a novembre

di Martina Trivigno
Un pasticciere quarratino entra nel “settebello” dei maestri del panettone, la sfida a novembre

A Pistoia si è svolta la selezione italiana per la Coppa del Mondo. Altri due toscani tra i protagonisti che si daranno battaglia a Lugano 

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Ci sono anche tre pasticcieri toscani tra i sette finalisti che, dall’8 al 10 novembre prossimi, si daranno battaglia a Lugano, nel Canton Ticino, per la Coppa del Mondo del Panettone. Hanno già “combattuto”, per gran parte della giornata di ieri, per affermare la loro superiorità nell’arte pasticciera. Sono stati 43 i pasticcieri arrivati a Pistoia da ogni parte d’Italia in gara, ieri, al Gustar, il Centro di formazione delle arti bianche con sede a Sant’Agostino, diretto dal pasticciere Gastone Pegoraro, già storico titolare della pasticceria La Padovana di via Puccinelli, con i due figli Massimo e Francesco e il nipote Andrea.

Alla fine, però, a superare la selezione italiana per la Coppa del Mondo (perlomeno dalla prima classifica diffusa dopo la competizione), sono stati soltanto in sette: Massimiliano Lunardi di Quarrata; Massimo Peruzzi di Prato; Giovanni Ristuccia di Pietrasanta (Lucca). E ancora: Andrea Tedeschi di Bologna; Massimo Ferrante di Genova; Bruno Andreoletti di Brescia e, infine, Nicola Turdo, arrivato a Pistoia da Tito, in provincia di Potenza.

Una preparazione complessa, quella del panettone tradizionale, che siamo abituati a vedere sulle nostre tavole nel periodo natalizio: quarantotto ore di lavorazione, fermentazione naturale a doppio impasto, un chilo esatto di peso, un bel colore ambrato, uvetta e canditi, sofficità e fragranza quanto basta.

Per un giorno Pistoia è stata la capitale italiana del panettone. I migliori pasticcieri e panificatori a livello internazionale si sono sfidati, fianco a fianco. C’era una giuria internazionale a osservarli, degustarli e calibrarne gli equilibri di gusto, colore e sofficità, chiamata a selezionare solo i migliori sette panettoni tradizionali del tipo milanese che avranno l’onore di rappresentare il nostro Paese alla finale mondiale nel Canton Ticino.

«Per noi è un onore e un grande piacere ospitare questo prestigioso evento di alta pasticceria nella nostra scuola per fornai e pasticcieri, dove tanti giovani vengono a imparare questo mestiere. Siamo davvero contenti del fatto che i promotori del Campionato mondiale del panettone ci abbiano scelto per l’evento», aveva commentato Pegoraro, originario del Veneto, prima dell’inizio della gara.

«Gli oltre quaranta panettoni in gara saranno analizzati da una giuria di massimi esperti – aveva proseguito il pasticciere –. Poi i migliori pasticceri voleranno in Svizzera per giocarsi la finale, e naturalmente speriamo che ad avere la meglio alla fine sia uno di quelli selezionati qui da noi».

La selezione di ieri ha segnato un punto importante per i sette pasticcieri che, tra qualche mese, andranno a Lugano. Un risultato frutto di una grande passione, ottenuto non senza spirito di sacrificio e impegno.

Bisognerà aspettare ancora un po’, quindi, per sapere se il miglior panettone tradizionale è quello italiano.
 

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