Fioccano... le disdette per assenza di neve
Albergatori e strutture ricettive lamentano la scarsissima affluenza di clienti durante le feste
ABETONE. Anziché la tanto sospirata neve dal cielo, sulla Montagna pistoiese per adesso piovono solo disdette. Il telefono degli alberghi di Abetone e Cutigliano, in questi giorni, squilla. Spesso però non per buone notizie: molti turisti chiamano, infatti, per disdire la propria prenotazione a causa dell’assenza di neve, sia naturale che artificiale, sulle piste da sci. “La situazione è poco movimentata – spiegano dall’hotel Abetone e Piramidi – il problema è l’assenza di neve, poiché gran parte dei turisti che prenotano all’Abetone sono interessati allo sci, su piste di livello spesso anche molto tecnico, più che allo shopping come a Cortina. Abbiamo già ricevuto alcune disdette”.
“Per Natale e Capodanno ci sarebbero state un po’ di richieste – spiega Clarissa Tonarelli dell’hotel Primula di Abetone – ma i clienti si preoccupano per l’assenza della neve, chiedono possibili alternative allo sci. Tutte le volte che squilla il telefono, c’è il timore che si tratti di una disdetta. La gente è disponibile a spendere denaro solo se può sciare e divertirsi davvero”. “La situazione è tragica – ci dicono dall’hotel I Pionieri, in Val di Luce – negli ultimi giorni abbiamo avuto diverse disdette. Manca la neve ed i clienti, in una situazione già di per sé difficile per i bilanci familiari, molto preferiscono rinunciare alla vacanza”.
Situazione fiacca anche per il Capodanno, mentre il post San Silvestro si rivela vuoto o semi vuoto in molte strutture ricettive. Non va meglio a Cutigliano dove due strutture alberghiere comunicano la chiusura stagionale certa o possibile. Si tratta dell’hotel La casetta di Pian di Novello che per l’inverno resterà chiuso, seppur per motivi familiari. I titolari dell’antica dimora Villa Basilewsky di Ponte Sestaione, invece, convertiranno la loro gestione in stagionale. “Staremo aperti per le festività natalizie – spiega il titolare, Paolo Rossi – poi dal 7 gennaio sospenderemo e riapriremo per l’estate, quando le spese per luce e riscaldamento sono nettamente inferiori. L’inverno non è economicamente conveniente per noi, mancano i turisti individuali ed i prezzi stracciati delle scolaresche coprono a malapena i costi di riscaldamento. Per Natale abbiamo solo una camera prenotata, per Capodanno metà stanze ancora libere”.
“Una situazione catastrofica – fa eco Giuliano Tonarelli dell’hotel Villa Patrizia – per Natale abbiamo pochissime persone, la gente da anni preferisce stare a casa. Ma anche per Capodanno metà camere sono ancora vuote e arrivano richieste per soggiorni di 2 o addirittura una notte soltanto. Intanto, però, la pressione tributaria è sempre in crescita per esercenti e famiglie. Quest’anno manca anche la neve, che è la base. Ma la colpa – conclude - è anche di noi montanari che non sappiamo offrire alternative di svago allo sci, pur praticando prezzi in media superiori all’alta Italia”.