Futuro e passato? Sono con il Pisa: i motivi e cosa dice l’Almanacco
La società guarda avanti: contratti fino al 2028 al dg Corrado e al ds Vaira. Intanto le ultime edizioni del campionato raccontano che il “ritardo” al 6° turno non determina
PISA. Due punti in sei partite relegano il Pisa di Alberto Gilardino all'ultimo posto della classifica della Serie A assieme al Genoa dopo sei giornate. La zona salvezza però è lì a un passo a un solo punto. Tutto può succedere e, tralasciando il tonfo di Bologna, i nerazzurri se la sono sempre giocata dimostrandosi all’altezza.
I rinnovi
Il progetto sta in piedi, insomma. Così bene che la società ha mandato un segnale forte rinnovando i contratti di chi la squadra l’ha costruita. Così l’amministratore delegato e direttore generale Giovanni Corrado ha firmato fino al 2028 e il direttore sportivo Davide Vaira è prossimo a fare altrettanti visto che l’accordo tra le parti è già stato raggiunto.
Avanti con fiducia
Si va avanti, insomma, guardando anche al futuro. Anche perché il passato è incoraggiante. Guardando la storia recente dei campionati di Serie A, infatti, vediamo che nella passata stagione dopo 6 giornate all'ultimo posto c'era il Monza con 3 punti, al penultimo il Venezia con 4 poi a quota 5 si trovavano Lecce, Cagliari, Genoa e Parma. L'Empoli era 6° con 10 punti. Gli azzurri però a fine stagione sono retrocessi arrivando terz'ultimi con 31 punti. La prima squadra salva è stata il Lecce con 34 punti ma anche Parma e Hellas Verona, entrambe a 36, si sono salvate all'ultimo turno. Sassuolo e Cremonese, oggi all'8° posto a quota 9 col Como, fanno gli scongiuri. Va detto però che se l'Empoli si è perso cammin facendo le altre due retrocesse sono state il Venezia con 29 punti e il Monza con 18.
Nella stagione 2023/2024 il Cagliari era ultimo con 2 punti, poi a quota 3 c'erano Empoli, Salernitana e Udinese e a 5 inaspettatamente la Roma (un po' la Fiorentina di quest'anno). Di queste 5 squadre è retrocessa solamente la Salernitana con 17 punti. Le altre due squadre finite in B furono Sassuolo con 30 punti, alla 6ª ne aveva 9 come quest'anno, e Frosinone. Anche i ciociari dopo 6 turni si trovavano al 7° posto con 9 punti. Il Lecce che era 4° a quota 11 si è poi salvato con un turno di anticipo ma dopo aver sofferto. Nel campionato 2022/2023 alla 6ª giornata il Monza era ultimo con 1 punto, poi c'erano Cremonese e Sampdoria a 2, Lecce 3 ed Empoli 4: retrocedono Sampdoria e Cremonese, rispettivamente 19 e 27 punti, e lo Spezia che perde lo spareggio per 3-1 con l'Hellas Verona. Alla 6ª Spezia e Verona avevano 5 punti.
Chiuderanno il campionato a 31. Si salva alla grande il Monza, 11° con 52 punti. Di questi punti 51 li ha conquistati Palladino che prende il posto di Stroppa e debutta alla 7ª giornata battendo per 1-0 la Juventus. Nel 2021/2022 lìimpresa l'ha fatta la Salernitana, soprattutto dopo l'arrivo di Davide Nicola in panchina, che alla 6ª aveva 1 punto e si è salvato con 31 all'ultima (nonostante una sconfitta per 4-0 con l'Udinese all'Arechi; decisivo lo 0-0 del Cagliari a Venezia). La Salernitana a 10 turni dalla fine era ultima con 15 punti e -10 dalla zona salvezza. In quella stagione retrocessero proprio il Cagliari (30 punti), Genoa (28) e Venezia (27). Alla 6ª i sardi erano penultimi con 2 punti, il Venezia terz'ultimo a quota 4 con lo Spezia, che si salverà poi senza affanni chiudendo 16° posto con 36 punti, mentre il Genoa aveva raccolto 5 punti.
Come 37 anni fa
Nella Serie A girone unico quella attuale è la peggior partenza del Pisa dopo 6 giornate assieme a quella della stagione 1988/89. Il Pisa di Gilardino ha pareggiato 2 gare e ne ha perse 4, ha segnato 3 gol e ne ha subiti 10 esattamente come quello di Bruno Bolchi di 37 anni fa. Va detto che era un altro calcio e si giocava per i due punti a vittoria, e non tre ,con il campionato che passava da 16 a 18 squadre, le retrocessioni erano 4 e non 3, e arriva l'apertura al terzo straniero. Più che 37, insomma, sembrano passati mille anni nonostante i ricordi sempre vivi nella mente dei tifosi nerazzurri. I due punti arrivarono in casa con la Sampdoria, 1-1 alla 3ª, e, sempre in casa, alla 6ª nello 0-0 con la Fiorentina. Stesso risultato del derby di quest'anno. Anche in quelle prime 6 partite furono tante le recriminazioni arbitrali, specie con la Samp. La prima vittoria arrivò alla 7ª ad Ascoli per 1-0 con rete decisiva di Incocciati. Alla vigilia di quell'incontro i bianconeri avevano 3 punti e il Pisa 2.
È la stessa identica situazione che il Pisa troverà contro il Verona tra due settimane ma stavolta giocherà in casa. All'epoca i nerazzurri erano come oggi ultimi assieme ad un'altra squadra, all'epoca il Bologna e oggi il Genoa, con due squadre avanti di un punto. Nel 1988/89 Ascoli e Cesena, oggi Hellas Verona e Fiorentina. Quel Pisa, oltre ad aver raggiunto la semifinale di Coppa Italia, tra dicembre e gennaio mise insieme anche 6 risultati utili di fila ma non bastò. Bolchi venne esonerato dopo un 1-1 con il Lecce alla 4ª giornata di ritorno, venne chiamato Luca Giannini, e la squadra non riuscì comunque ad evitare la retrocessione. Più incoraggiante il precedente del 1987/88 quando il Pisa di Giuseppe Materazzi raccolse il primo punto solo al 5° turno, 1-1 col Como, e poi alla 6ª vinse 1-0 a Empoli e riuscì a salvarsi con 24 punti grazie al successo per 2-0 all'ultima giornata col Torino. Va a detto che quel Pisa alla 3ª giornata di campionato venne sconfitto a tavolino per 2-0 dal Napoli che, invece, era stato battuto 2-0 sul terreno di gioco.