Il Tirreno

Pisa

Il caso

È tutta una Var-gogna: anche Rocchi nega i rigori per il Pisa

di Andrea Chiavacci

	Il fallo di mano non concesso al Pisa (foto Stick)
Il fallo di mano non concesso al Pisa (foto Stick)

Il designatore degli arbitri sugli episodi con la Fiorentina: «Decisione corretta sui tocchi di Pongracic e di Fazzini»

3 MINUTI DI LETTURA





PISA. Lo 0-0 tra Pisa e Fiorentina continua a far discutere. Soprattutto per gli episodi arbitrali contestati dal Pisa. Anche il presidente Giuseppe Corrado, che non ha comunque alzato i toni, aveva detto nei giorni scorsi che il Pisa era stato sfortunato nella lettura degli episodi: «Tutte le moviole hanno confermato errori evidenti». Non è invece stato di questo avviso il designatore degli arbitri Gianluca Rocchi che ha commentato gli episodi dell’Arena e delle altre partite della quinta giornata di serie A alla trasmissione Open Var su Dazn.

Si parte dalla decisione di non concedere il rigore al Pisa al 35’ del secondo tempo quando Bonfanti calcia da distanza ravvicinata e il pallone viene respinto con il braccio da Pongracic in piena area viola subito dopo il palo colpito da Cuadrado. Secondo Rocchi Manganiello e in campo e Pezzuto al Var hanno visto giusto. «La posizione è naturale – spiega Rocchi –. I falli di mano sono un argomento impegnativo per la mia squadra arbitrale. Questa settimana sono stati visti in maniera corretta. Ci sono varie casistiche. Quella di Pongracic riguarda la posizione del braccio. Se è più alto è calcio di rigore, ma non è così. Dobbiamo partire da due principi quando si giudicano episodi di questo tipo. Il primo è che non tutti i tocchi di mano in area sono da rigore. Il secondo è che la posizione del braccio fa la differenza. Se il braccio è in posizione naturale come quello di Pongracic la punibilità diventa ridotta. Poi va detto che la distanza è ravvicinata e il tiro è inaspettato. Ci sono situazioni dove la posizione del braccio fa la differenza come in Parma-Torino. In quel caso c’è il rigore perché il braccio è fuori dalla sagoma, mentre non è rigore il tocco di mano di Romagnoli in Genoa-Lazio». Poi la sentenza: «Decisione corretta del Var».

Rocchi parla anche del gol annullato a Meister al 26’ del secondo tempo. Viene ricordato dalla conduttrice del programma Federica Zille che, non è mai gol, quando c’è una mano coinvolta e subito dopo il giocatore che ha commesso il tocco tira in porta. In questo caso c’è l’amarezza per una regola probabilmente troppo penalizzante ma effettivamente l’arbitro, che aveva convalidato la rete, applica alla lettera la regola dopo la segnalazione di Pezzuto. «Mi rendo conto che non sia facile da accettare di fronte a un gol di questa qualità, ma il regolamento è chiarissimo – spiega Rocchi –. Non c’è interpretazione soggettiva. Se invece Meister tocca con la mano e invece di tirare fa un assist e un compagno sena il gol è buono».

Infine si parla del tocco di mano di Fazzini al 38’del secondo su pressione di Tramoni. Si può sentire cosa decide la sala Var: «La mano è in appoggio con l’attaccante, la tocca di braccio ma è tutto involontario». La Zille fa notare a Rocchi però che il braccio è molto largo. Siamo in un episodio limite o non c’è nulla? «Questo è un episodio che non è nei limiti. Se l’arbitro concede rigore va tolto. Fazzini ha il braccio largo ma si sta toccando con l’avversario e non c’è parametro di punibilità. Mi fa piacere che l’arbitro e il Var al monitor abbiamo le idee chiarissime. In questo caso il tocco è involontario».

Insomma il designatore degli arbitri dà torto al Pisa su tutta la linea e giudica corrette le decisioni di arbitro e Var. A Napoli invece aveva ammesso che sul rigore non concesso al Pisa, punito il tocco di mano precedente di Leris che per Rocchi era da considerare involontario, per il pestone di De Bruyne al numero sette del Pisa. Sempre contro il Napoli Rocchi aveva dato ragione al Pisa sul tocco di mano di Beukema. Effettivamente la casistica più controversa resta quella dei tocchi di mano. Ma qualche dubbio resta. 


 

La missione umanitaria
La missione

Flotilla, Israele blocca le barche: attacchi con idranti, speronamenti ed esplosioni. Gli attivisti in stato di fermo

a cura di Libero Red Dolce

Video

Pisa, stazione occupata in sostegno alla Sumud Flotilla bloccata da Israele