Nuovo allenatore del Pisa, altro candidato: anche Giampaolo entra in corsa
Il profilo piace molto alla società mentre è forte la concorrenza per Vanoli, resiste invece il nome di Pirlo
PISA. La prossima sarà la settimana cruciale per la scelta del nuovo allenatore del Pisa. L’addio tra Filippo Inzaghi e il club nerazzurro è ormai assodato, il tecnico piacentino è vicino a trovare l’accordo con il Palermo e il Pisa si è già mosso da giorni. In attesa delle ufficialità, il club sta proseguendo una serie di incontri e telefonate per scegliere il tecnico che guiderà la squadra nerazzurra che torna in A dopo 34 anni.
La scelta dovrebbe essere piuttosto veloce, anche se nel giro di questa settimana ci saranno tre momenti chiave: i contatti, i colloqui dopo aver ristretto a 4-5 nomi la rosa di candidati e la scelta definitiva. Con l’ultima parola che, come sempre in questi casi, spetterà al patron Alexander Knaster.
Per la quinta stagione di fila si andrà quindi a scegliere un allenatore nuovo secondo un criterio ormai caro al club nerazzurro. La tempistica potrebbe essere meno lunga, ma ovviamente niente può essere dato per scontato. Soprattutto alla luce delle tante incertezze che regnano nei club di serie A in materia di allenatori.
Il nome nuovo nella lista dei candidati è quello di Marco Giampaolo del Lecce. Ci sono stati già dei contatti con il tecnico nativo di Bellinzona. Al momento però niente di concreto perché Giampaolo deve parlare con il Lecce. Nonostante la salvezza conquistata dopo la vittoria per 1-0 con la Lazio all’Olimpico, la conferma in Salento non sembra certa. Con la permanenza in A il rinnovo di un anno è scattato in automatico, ma tutto si deciderà nei prossimi giorni quando Giampaolo incontrerà i dirigenti giallorossi. Nel caso in cui Giampaolo e il Lecce non dovessero proseguire insieme il Pisa potrebbe farsi avanti in modo concreto.
L’allenatore piace per l’esperienza e anche per il suo modo di giocare. A cominciare dalla difesa a quattro. Giampaolo di solito punta sul 4-3-3, ma non disdegna neppure il 4-3-1-2 o il 4-2-3-1. A Lecce, dove è arrivato a novembre, si è rilanciato dopo due stagioni di stop in seguito all’esonero dell’ottobre 2022 con la Sampdoria che aveva salvato la stagione precedente.
Se Giampaolo è un allenatore che piace molto non sembra essere percorribile la pista che porta a Paolo Vanoli che è tornato a parlare con Urbano Cairo, ma potrebbe essere tentato dalla Fiorentina. Andrea Pirlo resta un nome che interessa, ma affascinano molto anche Paolo Zanetti e Alberto Gilardino. Non si può escludere il nome esotico. L’ipotesi di uno straniero è stata presa in seria considerazione. Anche per dare un profilo sempre più internazionale a un club il cui proprietario è anglo-americano.
Resta in lizza Mark Van Bommel e ci sono due tecnici stranieri, e impegni in campionati esteri, che il Pisa ha preso in considerazione. Seguire la strada del Como e dell’Udinese non è impossibile. Il Pisa però vuole anche ponderare bene tutte le incognite. A maggior ragione in base al fatto di essere una matricola. La sensazione è che la carne al fuoco sia tanta, ma che non si attenderanno tanti giorni per andare su un tecnico. Al di là degli aspetti burocratici.
Per la quinta volta di fila, in attesa ovviamente dell’ufficialità dell’addio di Inzaghi, il Pisa cambierà l’allenatore che lo ha portata in serie A. Se la scelta cadrà su un tecnico straniero non sarà la prima volta nella massima serie. Romeo Anconetani puntò su Luis Vinicio nel 1982-83 e su Mircea Lucescu nel 1990-91. Salvezza nel primo caso, esonero nel secondo. Con squadra retrocessa a fine stagione.
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