Il Tirreno

Pisa

Il protagonista

Pisa in Serie A, Caracciolo che alza la coppa è la “cartolina” della stagione: e si prende anche una grande rivincita

di Andrea Chiavacci
La festa della squadra che alza la coppa (foto Stick)
La festa della squadra che alza la coppa (foto Stick)

Il capitano nerazzurro è il simbolo dell’impresa della squadra di Inzaghi: aveva saltato la finale contro il Monza per infortunio

3 MINUTI DI LETTURA





PISA. Nelle cartoline di un pomeriggio e di una notte che Pisa non dimenticherà mai, quelli di sabato 9 maggio, ce n’è una che più di tutte dà la dimensione della difficoltà, della tenacia e della voglia di farcela. Di superare gli ostacoli ed esultare con una città intera. L’immagine è quella di capitan Antonio Caracciolo che alza la coppa della promozione al cielo mentre parte “We are the Champions”. Non tanto perché il trofeo certifica un successo di cui Caracciolo è stato uno dei tanti protagonisti. La guida, assieme ai vari Marin, Calabresi, Touré e i più esperti, di un gruppo dove tutti hanno fatto la loro parte. Ma proprio perché la storia di Caracciolo a Pisa dà la misura esatta dell’impresa.

Arrivato a gennaio del 2020 dalla Cremonese, insieme a Soddimo, avversaria del Pisa domani sera nell’ultimo atto del campionato. Caracciolo ha subito legato con la città. Ha abitato in centro e la vive quotidianamente. Con la squadra il feeling è stato immediato, anche se le partite giocate a porte chiuse a causa dell’emergenza Covid non hanno permesso a Caracciolo e compagni, per forza di cose, di creare un feeling con la tifoseria. Nel 2021-2022 è stato l’uomo in più della difesa del Pisa di Luca D’Angelo che per quasi tutto il campionato è stata la migliore del torneo. E lui era lì a un passo dal sogno con i suoi compagni quando il 30 aprile del 2022 si fece male al crociato proprio nel giorno in cui il Pisa, di fatto, gettava al vento molte chance di promozione diretta con il Cosenza. È stato costretto a saltare i playoff e ovviamente larga parte della stagione successiva, ma è voluto stare con la squadra. Tanto che l’ha seguita con le stampelle, subito dopo l’operazione, nella trasferta di Frosinone nell’ultima partita della stagione regolare. Puscas e i compagni gli dedicarono il primo gol e la vittoria in Ciociaria che valse il terzo posto a due soli punti dalla Cremonese seconda. La finale playoff persa con il Monza è rimasta fino a pochi giorni fa una ferita aperta. E un rimpianto grande come una casa. Con il capitano in campo come sarebbe andata finire? Nessuno può saperlo.

Caracciolo è tornato in campo dopo una lunga e faticosa riabilitazione dopo 10 mesi in casa del Parma il 28 febbraio 2023. Giocò una gran partita e il Pisa vinse 1-0 con gol di Touré. Sembrava la svolta in positivo e invece la squadra non riuscirà neppure ad andare ai playoff. Anche la stagione con Aquilani è costellata da problemi fisici. La china Caracciolo inizia a risalirla definitivamente con l’arrivo di Inzaghi. «Ci butteremo nel fuoco per te», è il messaggio con cui Caracciolo e Calabresi, come svelato da Inzaghi, hanno dato il benvenuto al nuovo allenatore. E così è stato. Il capitano è tornato ai livelli di tre stagioni fa proprio quando tanti, se non quasi tutti, lo davano per finito. Ha giocato una stagione perfetta segnando anche due gol pesantissimi nelle vittorie con Carrarese e Mantova. Non solo muro invalicabile, ma anche giocatore che sa proporsi e soprattutto che riesce a spostare ancora più in alto la linea difensiva di Inzaghi, che a Bormio gli ha fatto studiare, a lui e alla squadra, la fase di non possesso del Bayer Leverkusen.

Il momento più emozionante sono state le sue lacrime durante l’intervista a Brescia nella gara vinta 2-1. Quelle lacrime sapevano già di serie A. Caracciolo ha la stessa età dell’ultima promozione del Pisa. Quando la squadra di Luca Giannini regalò l’ultima promozione in A al presidentissimo Romeo Anconetani lui non era ancora nato. Infatti è nato a Tempio Pausania il 30 giugno 1990. Per lui è la seconda promozione a 8 anni di distanza da quella con il Verona. Ma il sapore è totalmente diverso. Alzala ancora, capitano. Come hai fatto anche sul bus scoperto della squadra. Te lo sei meritato.

Italia Mondo
La Terra trema

Terremoto ai Campi Flegrei, altra forte scossa: «Inizia una nuova sequenza sismica»

Sani e Belli