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Pisa, le file ai tornelli dello stadio per la Questura sono colpa dei tifosi: «Troppi ingressi abusivi»

Pisa, le file ai tornelli dello stadio per la Questura sono colpa dei tifosi: «Troppi ingressi abusivi»

Proteste della Curva Nord dopo il match con l’Ascoli. E ieri erano in seicento a Terni

27 dicembre 2023
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TERNI. La carica dei 600 e un feeling ritrovato. Già, tra il popolo nerazzurro, presente con 594 paganti sulle tribune del Liberati, e il Pisa è tornato a splendere il sole.

Lo testimonia, oltre ogni ragionevole dubbio, l’applauso che il settore nerazzurro ha riservato ad Aquilani e i suoi a fine gara. Proprio come se avessero ottenuto la vittoria che meritavano. Il clima, invece, resta decisamente meno sereno per l’Arena. Dopo i disagi registrati in occasione della partita con l’Ascoli, alla vigilia di Natale sia la Curva Nord che il consigliere comunale (Pd) Marco Biondi hanno parlato, rispettivamente tramite comunicato e mail, e dei problemi all’ingresso che hanno riguardato anche intere famiglie stigmatizzando gli eccessivi controlli. Prese di posizione a cui ora risponde, sempre con un comunicato, la Questura diretta dal dottor Sebastiano Salvo.

«Nel merito del comunicato diffuso dalla tifoseria organizzata del Pisa – recita la nota – nel quale si stigmatizza l’operato delle forze di polizia in occasione dell’afflusso dei sostenitori di casa al settore curva nord in occasione di Pisa-Ascoli, è doveroso offrire alcuni spunti di riflessione. L’Arena è oggetto da qualche mese, di un puntuale, rigoroso ed encomiabile intervento tecnico a cura dell’Amministrazione comunale di Pisa volto a verificarne l’affidabilità strutturale a seguito, come noto, di alcuni distacchi di materiali avvenuti nel settore gradinata. L’accertato ammaloramento di alcune parti dell’impianto ha reso ineludibili interventi di risanamento in emergenze, prove di carico su tutte le porzioni destinate al pubblico e un contemporaneo sistema di monitoraggio continuo che possa rilevare eventuali ulteriori criticità dato che le condizioni dell’impianto non potranno che peggiorare sino all’avvio dei lavori di complessiva ristrutturazione. Tutto ciò in seno alla competente Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo per confermare il necessario parere di agibilità, sia pure con interventi di rimodulazione delle capienze. Non vi è dubbio che il dato relativo al numero di utenti che, sulla base dei dati tecnici, possono accedere ai diversi settori è strettamente funzionale alla sicurezza stessa dell’impianto e dunque dei suoi fruitori; garantire il rispetto di quei limiti significa garantire l’incolumità del pubblico. Se all’Arena, segnatamente in curva nord, tutti gli utenti entrassero con regolare titolo di accesso seguendo le procedure di controllo previste, magari agevolando gli addetti della società sportiva, il problema non esisterebbe. Purtroppo, il dato reale offre uno spaccato diverso, più volte portato all’attenzione del Gos dalla stessa società sportiva che ha denunciato la difficoltà di arginare con i soli stewards gli ingressi abusivi al settore (in diverse occasioni diverse centinaia). È vero che la capienza certificata della curva nord non è adeguata alla domanda, ma consentire accessi indiscriminati oltre capienza non è solo illegittimo, ma è anche e soprattutto pericoloso per l’ incolumità della tifoseria».

E ancora: «Garantire, attraverso lo stewarding e se necessario anche con l’ausilio delle forze di polizia, che all’interno del settore entrino solo coloro che hanno un titolo valido è presupposto irrinunciabile di sicurezza a tutela della pubblica incolumità. Sul piano poi delle responsabilità giuridiche in caso di eventi in danno di utenti all’interno dell’impianto, la recente legislazione ha introdotto negli stadi un modello di gestione delle procedure di emergenza che riconduce al Gos, gruppo operativo sicurezza, la responsabilità di attuare tutte le misure previste a presidio della sicurezza degli spettatori, compresa quella relativa alle procedure di accesso e al rispetto delle capienze. Il Gos è posto sotto la responsabilità del Questore-Autorità tecnica di pubblica sicurezza. La funzione stewarding opera in questo contesto di gestione condivisa e si avvale se necessario delle risorse di polizia qualora le condotte dell’utenza non siano aderenti al regolamento dell’impianto. Ne deriva che, se le procedure funzionano con il solo apporto dello stewarding, la presenza delle forze di Polizia è superflua. Diversamente è doverosa. Gli assetti operativo attuati saranno ovviamente replicati sino a che non risulterà frenato il fenomeno degli accessi abusivi, si auspica che la tifoseria organizzata, in massima parte titolare di abbonamento, presti la necessaria collaborazione al Pisa Sc o perché le procedure di afflusso possano gradualmente normalizzarsi. In tal senso si suggerisce di evitare l’ingresso in massa dal pre-filtraggio a 5 minuti dall’inizio della gara poiché queste condotte mettono in seria difficoltà il lavoro dello stewarding, né possono diventare un alibi per evocare modalità diverse, non rispettose degli interessi primari dell’intera utenza del settore».




 

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