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Riflessioni in nerazzurro

Pisa, l’importanza dei piccoli passi: ecco perché anche un pari può valere oro

di David Biuzzi
Pisa, l’importanza dei piccoli passi: ecco perché anche un pari può valere oro

L’1-1 col Venezia non ha esaltato il pubblico, ma i nerazzurri non hanno perso il loro spirito, la loro combattività, la loro voglia di prendere sempre i tre punti

21 febbraio 2023
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PISA. Avevamo parlato, nei giorni scorsi, di Sudoku, di Cubo di Rubik. Di rompicapo, insomma, per descrivere quello in cui si stava trasformando la lotta al vertice, primo posto escluso, del campionato di Serie B. Non ci eravamo andati lontani, ma dopo le sfide della giornata numero 25 si può addirittura parlare di un vero e proprio giallo.

Uno di quelli difficili da risolvere, almeno allo stato attuale della cose. Per provarci servirebbe l’aiuto di Harry Hole, il superbo (e fuori dalle righe) poliziotto norvegese nato dalla penna e dal genio di Jo Nesbø (scrittore dalle mille vite; una delle quali, guarda caso, calciatore del massimo campionato del suo Paese). Risolve i casi, lui, inclusi quelli che sembrano impossibili. Come, appunto, la corsa alle spalle del (beato lui) Frosinone: con 11 squadre spalmate in altrettanti punti (dai 32 dell’Ascoli ai 43 del penalizzato Genoa). In mezzo c’è anche il Pisa. Che in questo momento naviga a vista, perché di sicuro non è nel suo momento migliore, ma naviga. E in una contesa come quella che si è aperta anche un piccolo passo può diventare significativo. Certo non quanto quello mosso dall’astronauta statunitense Neil Armstrong sulla Luna (il 16 luglio del 1969) ma comunque importante. Quanto sarà possibile capirlo solo in corso d’opera, almeno che la dritta giusta non arrivi appunto da Harry Hole, ma rimanere in gioco mentre il gioco si sta facendo duro è già qualcosa. Molto, se si considera anche il complicatissimo avvio di stagione. Non si può non si deve dimenticare, infatti, che il Pisa in questo caso è l’eccezione. Cioè l’unica delle deluse iniziali capace di voltare pagina e riaccendere le proprie ambizioni.

Quando rincorri, però, è anche normale incappare in periodi come questo. In cui, cioè, né molti dei singoli né la squadra nel complesso è al 100%. Fa tutto quello che faceva prima, il Pisa, solo che lo sta facendo al 90, 95% (a volte anche qualcosa meno). E, oggi, fa tutta la differenza del mondo. Nel frattempo, però, i nerazzurri non hanno perso il loro spirito, la loro combattività, la loro voglia di restare attaccati e di prendersi il risultato. Componenti che il popolo dell’Arena apprezza ed esalta, componenti che saranno ancora assolutamente utili. A cominciare dalla sfida di venerdì 25 febbraio alle 20,30 contro il Perugia, perché la classifica può ingannare ma il rendimento recente dice che oggi, forse, il Grifone sta meglio della truppa del condottiero D’Angelo.

Ma il Pisa sembra la Frances “Baby” Houseman, il personaggio (interpretato da Jennifer Grey) di un film di successo di qualche anno fa, Dirty Dancing (1987): Nessuno mette Baby in un angolo (diceva Johnny Castle, interpretato da Patrick Swayze). Già, anche i nerazzurri non si fanno mettere in un angolo. E devono continuare a farlo.

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