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Silvia Vannini si dimette: «La Lega mi ha deluso»

di Redazione Pisa

	Salvini e Vannini
Salvini e Vannini

Moglie del deputato Ziello, ricopriva il ruolo di vice segretario provinciale: «È stata una mia decisione, rifuggo dagli artifizi e dalle prese in giro»

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PISA. Silvia Vannini lascia la Lega. Un’altra donna di primo piano che esce dal Carroccio dopo Ilaria Boggi in rapida sequenza. Vannini era vice segretario provinciale e componente del direttivo cittadino. Ma è anche, e soprattutto, la moglie del deputato leghista Edoardo Ziello.

L’annuncio delle sue dimissioni è stato affidato a un messaggio social assai misurato. «Ho iniziato a fare politica attiva sette anni fa, spinta – ha scritto – dalla volontà di mettermi in gioco per qualcosa di importante, per portare avanti solidi ideali e valori a livello territoriale. È stato un periodo particolarmente intenso nel quale ho avuto modo di vivere esperienze davvero straordinarie e conoscere moltissime persone con le quali ho stretto solidi rapporti di sincera amicizia e collaborazione che sono certa andranno avanti nei prossimi anni».

«Ho lottato – ha aggiunto – senza mai tirarmi indietro con grande dedizione e sacrificio per un progetto intriso di azione, passione e coraggio. Ci sono sempre stata, soprattutto con amore, al fine di aiutare chi aveva bisogno, ma come in tutti percorsi c’è un inizio e una fine. Infatti, da oggi cesserò di svolgere funzioni partitiche e fare politica attiva con non poco dispiacere perché è stato un percorso faticoso, ma importante della mia vita».

Le frasi equilibrate del suo post non svelano tutto riguardo a una scelta che richiama motivazioni sia personali che politiche. In maniera più diretta aggiunge: «Semplicemente la Lega mi ha deluso». Una dichiarazione decisamente più di carattere politico. E poi: «Io sono abituata all’efficienza, alla velocità dell’azione e alla meritocrazia in una cornice di competenza, rigore e verità. Rifuggo dagli artifizi, dalle prese in giro e dall’immobilismo. Una volta nella Lega c’era lo slogan “chi sbaglia paga”, ma ho visto l’esatto contrario, basti pensare a chi è stato premiato con ruoli istituzionali di primo livello dopo aver collezionato gaffes da far invidia a Paperissima, confondendo processioni cristiane con adunate musulmane o dichiarando pubblicamente un titolo di studio rivelatosi successivamente inesistente. Mi dispiace per quei militanti e dirigenti instancabili e preparati che sopportano tutto questo, ma tale metodo non lo condivido, ecco perché ho deciso di rassegnare le mie dimissioni».

Non è il primo scossone che la Lega locale subisce. La svolta “vannacciana” su cui ha puntato in occasione delle elezioni regionali non ha pagato. Il Carroccio pisano, che aveva espresso nella precedente legislatura, la capogruppo Elena Meini, non ha più rappresentanti. Anche Ilaria Boggi aveva sbattuto la porta. «Sono una donna liberale e antifascista, non posso restare nella Lega di Vannacci», il riassunto del suo pensiero quando è stata presentata come nuova esponente di Forza Italia.

Negli ambienti politici pisani l’annuncio è stato definito decisamente sorprendente. «Sei una donna coraggiosa e preparata, e spero che questo momento costituisca solo una meritata pausa nel tuo impegno politico», il commento di Angelo Ciavarrella, consigliere comunale di recente entrato nella Lega dopo essere stato eletto con Pisa al Centro.

Agli amici Silvia Vannini ha “rivendicato” totalmente la scelta delle dimissioni: «È un qualcosa deciso da me».

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