Il Tirreno

Pisa

Commercio

I brand scommettono su Pisa, l’imprenditore Rofrano: «Così ho intercettato All’Antico Vinaio»

di Redazione Pisa
Il cantiere dei fondi dove sarà aperto All’Antico Vinaio
Il cantiere dei fondi dove sarà aperto All’Antico Vinaio

Più di recente ha cominciato a lavorare nel settore degli immobili destinati alla vendita al dettaglio: «Vado molto fiero di questa operazione perché ha dimostrato che la città può accogliere eccellenze»

3 MINUTI DI LETTURA





PISA. Riuscire a portare l’insegna All’Antico Vinaio a Pisa, in Corso Italia, non è stata un’operazione facile. Le luci di molti fondi commerciali si accendono e si “spengono” con grande facilità e la fast fashion è cresciuta nel tempo.

Patrizio Rofrano, imprenditore che in città è conosciuto per avere portato a Pisa i negozi Catherine, con l’aiuto della madre. Più di recente ha cominciato a lavorare nel settore degli immobili destinati alla vendita al dettaglio, come negozi e altri spazi commerciali, riuscendo a intercettare vari brand.

Il fondo

«Trovare un fondo ideale per l’attività con cui Tommaso Mazzanti si sta facendo conoscere all’estero dopo l’esperienza di Firenze è stato complicato. Abbiamo lavorato per mesi. Servivano locali spaziosi. Da tempo gestisco diversi fondi sull’asse di Corso Italia – racconta Rofrano – alla fine sono riuscito a mettere insieme i proprietari di due fondi per portare a termine l’operazione».

Il “nuovo” All’Antico Vinaio della città della Torre si trova all’angolo con il negozio di abbigliamento Eredi Vincenti.

L’operazione

«Vado molto fiero di questa operazione – aggiunge Rofrano – perché ha dimostrato che la città può accogliere eccellenze capaci di attrarre, residenti, studenti e turisti, trovando così una dimensione più vivace. In passato ho portato a Pisa diversi marchi anche di catene commerciali. Ne cito solo alcuni come Disegual, Bialetti, Iris Gallerie, Idexè, Pokeria By Nima. Ce ne sono stati anche altri, spero dunque che presto si potranno aggiungere altre attività di rilievo».

Prima di mangiare la schiacciata di “Bada come la fuma” saranno necessari importanti lavori strutturali nei locali scelti (un ex bar e una pizzeria) per l’attività che ormai ha un successo internazionale e di recente ha aperto anche a Parigi. Pisa ha bisogno di questo, di brand che siano in grado di attrarre i turisti, insieme alle attività tipiche e artigianali – dice l’imprenditore – sono convinto che presto arriveranno altri imprenditori di successo pronti ad investire».

Chi è

Rofrano lavora in città da quando si è diplomato. «Appena ho conseguito il diploma di ragioniere – spiega – ho iniziato a lavorare prima come commesso e poi come direttore in negozi d’abbigliamento della Versilia e di Pisa. Dopo pochi anni ho aperto il mio primo negozio da donna, Catherine, in Corso Italia. Con l’aiuto di mia madre, che è stata la vera sostenitrice dei miei progetti lavorativi, sono andato avanti aprendo diversi punti vendita a Pisa e in altre città».

Poi il cambiamento. «Con il passare degli anni ho capito che il vero business era specializzarsi nel retail, acquisendo in affitto e come proprietà, location importanti a Pisa e non solo, per poi, attraverso un’analisi accurata, proporle a brand internazionali. Questo lavoro ha contribuito a rinnovare il tessuto commerciale della città. Penso però che si possa fare ancora di più. Pisa è una città che, a mio avviso, ha un potenziale enorme che però non viene sfruttato al meglio. Il mio impegno è contribuire con il mio lavoro a fare emergere tutto il potenziale di una città straordinaria, ricca di storia e cultura, ma che spesso non riesce a valorizzarsi come potrebbe».

Domenica sport
Serie A

Cremonese-Roma, sulle maglie dei giocatori spuntano nomi femminili. Il motivo e di chi sono

di Redazione web