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Pisa, i ragazzi occupano il liceo Carducci e i prof solidarizzano: «Stop complicità con il governo israeliano»

di Redazione web
Pisa, i ragazzi occupano il liceo Carducci e i prof solidarizzano: «Stop complicità con il governo israeliano»

In una nota ufficiale, gli insegnanti manifestano vicinanza agli alunni e chiedono che la protesta resti pacifica e rispettosa: «Insieme alle manifestazioni contro il genocidio»

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PISA. Continua la mobilitazione studentesca nelle scuole superiori di Pisa. Alle occupazioni già in corso nei licei Dini, Galilei-Pacinotti, Buonarroti, Carducci, Russoli e all’Istituto professionale Fascetti, nella notte tra lunedì e martedì si è aggiunto anche l’Istituto tecnico Santoni, portando a sette il numero complessivo degli istituti “bloccati” dai collettivi studenteschi in protesta per Gaza.

La solidarietà dei docenti

E arriva dai docenti del Liceo “Carducci” un comunicato con cui esprimono vicinanza e solidarietà alle proprie studentesse e ai propri studenti, riconoscendo “le ragioni profonde” che hanno portato alla decisione di occupare la scuola.

I professori definiscono l’occupazione “una forma radicale di protesta, che richiede alti livelli di maturità e responsabilità”, auspicando che “la mobilitazione si svolga in forma pacifica e nel rispetto degli spazi comuni”.

Nel testo, gli insegnanti ricordano il percorso condiviso con gli studenti nelle manifestazioni passate “a favore dei diritti del popolo palestinese e contro il genocidio perpetrato dal governo israeliano”, sottolineando come “nelle aule sia emerso il bisogno profondo dei ragazzi di comprendere e contestualizzare fatti che percepiscono di portata epocale”.

La presa di posizione contro le violenza a Gaza

Il comunicato prosegue con un duro atto d’accusa verso le violenze in corso: “Dopo l’orrore indicibile e senza fine che vediamo da due anni perpetrato, nella stragrande maggioranza dei casi, ai danni di civili inermi – molti dei quali bambini –, dopo aver assistito all’uso della fame come arma di guerra e agli attacchi sistematici contro giornalisti, personale sanitario e ospedali, chiediamo con forza che il governo italiano rompa ogni complicità e rapporto di collaborazione economica, politica e militare con il governo israeliano.”

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