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Pisa, l’Hotel La Pace cambia proprietà: i piani per il futuro

di Antonio Scuglia

	Andrea Romanelli davanti all’hotel La Pace
Andrea Romanelli davanti all’hotel La Pace

È il secondo più antico della città dopo il “Victoria”. Il commosso saluto di Andrea Romanelli

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PISA. «28/11/2024 - Una data che diventerà indelebile nella mia vita». È questo il commosso saluto di Andrea Romanelli, titolare dello storico hotel La Pace in galleria Gamsci, poche ore dopo il rogito che ha sancito il passaggio di proprietà a una società immobiliare. La firma è arrivata infatti giovedì. 63 camere, «La Pace è il secondo albergo più antico di Pisa, fondato nel 1905, dopo il Victoria», ricorda.

«Arrivi e partenze, di questo vive un Hotel, – dice Romanelli, che è anche presidente di Federalberghi Confcommercio Pisa; – oggi però la partenza è la mia ed è definitiva. Dalla mezzanotte lo storico Hotel La Pace Pisa non sarà più della mia famiglia ed avrá un nuovo gestore che lo renderà ancora più bello di adesso; sapete che anche se lo ho sempre definito “La mia topaia” per me è sempre stato l’albergo più bello del mondo».

Spiega Romanelli in un post su facebook, che in poche ore ha ricevuto oltre mezzo migliaio di visualizzazioni: «Non sono bravo a scrivere e sarebbero tantissime le cose da dire di un posto che ti ha visto nascere 49 anni fa e ti ha accompagnato fino ad oggi, mi limiterò (per il vostro bene) a fare giusto qualche ringraziamento: prima di tutti Lo staff (Francesco, Fabrizio, Gaia, Donatella, Rita, Piero, Gladjola, Elena, Donatella, Nancy, Raecey, Olan, Alagie, Luisa, Fatou, Arta, Khady, Mami), le persone magnifiche che in questi anni mi hanno sopportato, mi hanno sorretto, mi sono state vicine nei momenti bui e che insieme a me hanno fatto la storia di questo albergo e che resteranno qui per continuare questa avventura».

Il ricordo di Mauro

E ancora: «Un pensiero speciale va al nostro Mauro che ci ha lasciato da pochi giorni, da lassù deve sapere che l’albergo non sarebbe stato lo stesso senza di lui mancherà a tutti noi . Non posso menzionarli uno a uno ma ognuno di voi deve sapere che sarà portato nel mio cuore per tutta la vita. Ringrazio anche i miei ospiti, intere generazioni che dormivano qui ai tempi di mio padre, con me hanno soggiornato i loro figli d anche i loro nipoti, grazie per averci sempre scelto come la vostra casa a Pisa. Grazie a tutti i consulenti, ai partner strategici, ai fornitori che nei momenti difficili non ci hanno mai fatto mancare niente. Ciao Hotel La Pace. Grazie per tutto quello che mi hai insegnato e per le soddisfazioni che hai saputo regalarmi, spero di essere stato all’altezza, quello di cui sono certo è che ti ho sempre trattato con amore, tu sei sempre venuto prima di tutto, anche della famiglia talvolta».

Il Tirreno ha chiesto all’imprenditore quale sarà il futuro della struttura: «Sono felice di lasciarla in solide mani. La società che l’ha comprata, che ha appena rilevato altre importanti attività a Cortina e Forte dei Marmi, l’ha data in gestione a Bzar Hotel, una catena di alberghi indipendenti. Bzar, nata a Roma, si sta rapidamente espandendo, tanto che solo quest’anno ha fatto 14 nuove acquisizioni. E al La Pace investirà e rinnoverà».

I piani per il futuro

E i posti di lavoro? «Tutti e 17 salvi. È questo che mi ha convinto. Oltre ovviamente ad “ereditare” i contratti a tempo indeterminato, sono stati richiamati anche coloro che avevano terminato il loro incarico. Solo in due sono andati via perché volevano lavorare solo con me».

E il futuro di Romanelli? «Non sono certamente stanco di lavorare. Mi dedicherò anima e corpo alla società che ho fondato con due amici tre anni fa: abbiamo rilevato piccole attività ricettive, sia in gestione diretta che sotto forma di consulenze o di management, a Pisa e fuori».

Lasciare l’hotel di famiglia è stato comunque doloroso... «È vero. Quattro generazioni, con la mia, è veramente un pezzo di me e tale continuerò a considerarlo». I numeri dell’albergo sono sempre stati importanti, ma non è stata un’impresa semplice portarlo avanti in un quartiere difficile: «Mi sono battuto con tutte le forze per la sicurezza nella zona. Molto è stato fatto ma c’è ancora molto da migliorare». 

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