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Il Teatro di Pisa sceglie Tutino: è il nuovo direttore artistico

Il Teatro di Pisa sceglie Tutino: è il nuovo direttore artistico

Il Maestro è risultato vincitore della selezione indetta dalla Fondazione

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PISA. La Fondazione Teatro di Pisa ha un nuovo direttore artistico per il triennio 2025-2027. Il Consiglio di Amministrazione ha infatti deliberato la nomina di Marco Tutino. Il Maestro Tutino è stato scelto in quanto vincitore della selezione indetta dalla Fondazione alla fine di ottobre alla quale hanno partecipato oltre 50 candidati. «Tutino – dichiara il presidente Diego Fiorini – sarà per il nostro teatro una grande opportunità: porterà un respiro internazionale e metterà al servizio le sue straordinarie competenze maturate in molti anni nei teatri più importanti d’Italia».

Marco Tutino è nato a Milano nel 1954. Parallelamente agli studi classici, nel conservatorio Giuseppe Verdi di Milano consegue i diplomi in flauto e in composizione. Esordisce come compositore nel 1976 al Festival Gaudeamus in Olanda. Da allora la sua musica viene programmata ed eseguita con successo di pubblico e di critica in tutto il mondo dalle più prestigiose istituzioni concertistiche e sinfoniche e nei principali teatri d'opera.

È stato direttore artistico dei Pomeriggi musicali di Milano, del Teatro Regio di Torino, Sovrintendente e direttore artistico del Teatro comunale di Bologna e consulente artistico e compositore residente alla Fondazione Arena di Verona.

È il fondatore della scuola dell’Opera italiana, l’accademia delle professioni del teatro lirico, che ha lo scopo di insegnare e tramandare lo stile italiano dell’arte lirica e di investire sui giovani. È stato inoltre presidente dell’Anfols, l’associazione che riunisce le fondazioni liriche italiane e ha fatto parte come consulente per la lirica della commissione musica del Ministero dei beni e attività culturali.

La sua attività di compositore inizia con Pinocchio commissionato dalla I.c.o.s.s. di Vienna e Opera di Genova. Seguiranno, tra le altre, Cirano (con la regia di Gabriele Salvatores, riallestito nel 1990 all’Arena di Verona), La Lupa (per il Centenario Mascagnano di Livorno) il dramma concertante Vite immaginarie (Comunale di Bologna) Federico II (commissionata dall’Opera di Bonn), Il gatto con gli stivali, Dylan Dog e Peter Uncino (commissionate dalla Fondazione Arena di Verona), Vita (commissione del Teatro alla Scala), La bella e la bestia (commissione del Comunale di Modena). In seguito, il Maestro ha composto Le Braci (commissione del Teatro dell’Opera di Firenze e del Festival della Valle d’Itria) La Ciociara (commissione del San Francisco opera house) Miseria e Nobiltà (commissione del Teatro Carlo Felice di Genova), e Falscher Verrat, commissionata dal Teatro dell’Opera di Kiel.

«Il Maestro da subito ha dichiarato di voler stringere con il teatro e le sue maestranze un rapporto di sinergia artistica per regalare al nostro pubblico spettacoli di grande valore artistico e di indiscussa bellezza – ha aggiunto Fiotini –. Siamo sicuri che contribuirà ad arricchire l’offerta creativa e culturale della nostra città». 

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