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Tumore alla prostata, ok a un nuovo radiofarmaco prodotto a Pisa: le azioni che può svolgere

Tumore alla prostata, ok a un nuovo radiofarmaco prodotto a Pisa: le azioni che può svolgere

L’autorizzazione alla produzione è giunta dall’Agenzia Italiana del Farmaco: parla Michela Poli, tecnologo di Cnr-Ifc di Pisa

03 maggio 2024
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PISA. Importante novità nella cura del tumore alla prostata. È previsto per maggio l'avvio della produzione dell'innovativo radiofarmaco Curium piflufolastat (18F) presso l'officina farmaceutica dell'Istituto di fisiologia clinica di Pisa (Cnr-Ifc). Il farmaco, di cui Curium Pharma detiene l’autorizzazione all’immissione in commercio, sarà distribuito su tutto il territorio nazionale. L’autorizzazione alla produzione è giunta dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) nel mese di aprile e rappresenta un’ulteriore conferma della competenza e dell’eccellenza di questo centro che si può considerare a tutti gli effetti una piccola “industria farmaceutica”.

Già da diversi anni, infatti, l’officina farmaceutica di Cnr-Ifc è autorizzata dall’Aifa per la produzione di radiofarmaci dedicati alla diagnostica oncologica e alla sperimentazione clinica. La novità di questo radiofarmaco - informa Cnr-Ifc - sta nel fatto che è un inibitore selettivo di un antigene specifico di membrana espresso nel tumore della prostata, indicato per rilevare, tramite indagine diagnostica Pet, il cancro sia durante la fase iniziale della malattia sia quando si verifica una recidiva. Sostanzialmente, questo radiofarmaco permette una diagnosi molto più precisa rispetto ai farmaci precedenti ed apre la strada all’azione terapeutica mediante l’utilizzo di (177Lu)-PSMA , capace di legarsi alle cellule cancerose e di emettere particelle beta, con conseguente effetto citotossico, cioè dannoso, sulle cellule tumorali, distruggendole o impedendo loro di proliferare.

Gli studi clinici hanno dimostrato che l’esame diagnostico Pet eseguito con questo nuovo radiofarmaco «è molto utile nel prevedere la diffusione del cancro alla prostata appena diagnosticato e nel rilevare una possibile recidiva quando i livelli di Psa, cioè i marker ematici del tumore alla prostata, sono anomali», afferma Michela Poli, tecnologo di Cnr-Ifc di Pisa. Rappresenta quindi «una nuova frontiera della medicina nucleare personalizzata proprio per la sua elevata specificità nell`individuare il tumore. Consente infatti diagnosi più precise e di conseguenza, dà la possibilità di definire trattamenti mirati che risparmiano i tessuti sani».

Per comprendere l'importanza del radiofarmaco, basta considerare le statistiche sull'incidenza del tumore alla prostata: nel 2023, in Italia sono state stimate circa 41.100 nuove diagnosi di questo tipo di carcinoma. In generale, le neoplasie prostatiche costituiscono la forma di tumore più comune negli uomini, rappresentando il 19,8% di tutti i tumori maschili.

Nel 2022 in Italia, sono stati stimati circa 8.200 decessi per tumore della prostata e la sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi è pari al 91% Oltre all’Aifa, - conclude la nota - anche l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha approvato l`inserimento del sito produttivo di Pisa nel dossier autorizzativo di Curium.

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