Il Tirreno

Pisa

Il caso

Pisa, caos proclamazione delle lauree: decine di parenti restano fuori. I motivi del pasticcio

Pisa, caos proclamazione delle lauree: decine di parenti restano fuori. I motivi del pasticcio

Nei giorni scorsi l’ateneo ha informato gli studenti del cambio di regole

21 aprile 2024
2 MINUTI DI LETTURA





PISA. Situazione anomala di fronte al Polo didattico intitolato a Emilio Vitale dell’Università di Pisa ieri mattina (sabato 20), durante la proclamazione delle lauree in ingegneria. Una settantina di parenti degli studenti rimasti fuori, cancelli del Polo A di ingegneria sbarrati impedendo anche di poter fare la classica foto con la corona d’alloro in testa circondati dai propri cari. Gli scatti ci sono stati, ma di fronte al cancello chiuso. Ci sono stati genitori di laureandi giunti da fuori regione, in aereo, che non hanno potuto assistere a uno dei momenti più importanti nella vita dei figli. Il caos è aumentato anche per la pioggia che ha creato ulteriori disagi a chi aspettava questo momento da tanti anni.

Il motivo sta nelle nuove regole stabilite dall’ateneo proprio per queste circostanze. Nei giorni scorsi una mail dalle Unità didattiche dei dipartimenti d’ingegneria aveva informato i diretti interessati sul funzionamento della celebrazione di ieri mattina. Presentarsi mezzora prima, numero massimo di dieci ospiti, divieto d’introdurre alimenti o bevande, vietato l’uso di coriandoli o materiale che possa sporcare o danneggiare i locali del Polo, osservare silenzio durante il transito nei corridoi.

Queste le regole di comportamento che, però, non comprendevano il fatto che le porte venissero chiuse alle 9,20, dieci minuti prima dell’inizio delle proclamazioni fissate dalle 9,30, lasciando molte persone fuori. Fratelli, sorelle, fidanzati ignari del fatto che avrebbero dovuto attendere in strada il loro caro prima di poterlo finalmente abbracciare con la tipica soddisfazione di chi vede tagliare un traguardo importante e che ha comportato fatica, sacrifici e ingenti spese economiche.

Il tutto mentre in molti descrivevano l’aula della proclamazione con numerosi posti liberi.

Insomma, un pasticcio che ha spinto numerose persone a segnalare la situazione alla redazione di Pisa Pontedera del giornale Il Tirreno. Niente di gravissimo, intendiamoci. Ma vedere tutta quella gente fuori da un luogo dove, di solito, si celebrano giornate di assoluta gioia lascia un po’ basiti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
Ciclismo: l’evento

Giro d’Italia, da Carrara alle Mura di Lucca: la tappa toscana vinta da Benjamin Thomas