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Pisa-Comune, ora è scontro aperto sullo stadio e il centro sportivo

di Francesco Paletti
Una veduta aerea dello stadio (foto Piero Frassi)
Una veduta aerea dello stadio (foto Piero Frassi)

Club: «Capienza in Curva ampliata a breve? Prendiamo atto con stupore e soddisfazione». La società fa chiarezza anche sul nuovo stadio

10 febbraio 2024
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PISA. Da una parte la società che rompe il silenzio stampa per «prendere atto con soddisfazione e stupore che in tempi e con investimenti molto contenuti, la Curva Nord potrà essere ampliata», una nota ufficiale venata anche di sarcasmo che suona come un attacco diretto nei confronti dell’amministrazione comunale.

Dall’altra Palazzo Gambacorti, con il vicesindaco Latrofa che due giorni fa ha annunciato gli interventi per la riapertura del cosiddetto “curvino”, la porzione della Nord più vicina alla tribuna coperta, spiegando che «il Comune ha deciso d’intraprendere i lavori di aumento della capienza solo da pochi mesi perché a questo punto è chiaro che il nuovo stadio non è più un’orizzonte vicino e dunque è necessario provvedere a risolvere i problemi della struttura attuale». In mezzo i tifosi, con i gruppi organizzati della Curva che confermano la decisione di restare fuori dall’Arena anche per la sentita sfida di questo pomeriggio contro la Sampdoria. Ora non è più sottotraccia e nemmeno strisciante.

Lo scontro

La polemica è aperta e anche aspra. «Siamo soddisfatti dall’apprendere che, finalmente, la richiesta della Società, avanzata e rinnovata negli anni, potrà essere accolta, ma sorprende che la soluzione ipotizzata, da sempre considerata dal Comune ipotesi non percorribile per limiti strutturali dell’impianto, oggi sia diventata percorribile», sottolinea il club nerazzurro lanciando una prima frecciata polemica nei confronti di Palazzo Gambacorti.

«L’esigenza prioritaria che la nostra società ha da sempre manifestato al comune, in attesa della decisione finale sul nuovo stadio – prosegue la nota- è quella di avere un impianto a norma, il più adeguato e sicuro possibile e con la massima capienza attuabile, al fine di metterci in condizione di poter sfruttare tutte le opportunità e garantire la massima disponibilità di posti ai tifosi».

Il bersaglio

Poi la seconda frecciata e stavolta il bersaglio ha nome e cognome: «Un ulteriore motivo di stupore deriva dal fatto che il vicesindaco abbia sottolineato che “l’amministrazione ha deciso di intraprendere i lavori di ampliamento solo da pochi mesi in quanto è chiaro che il nuovo stadio non è più un orizzonte vicino” – scrive il Pisa – : il vicesindaco dimentica (o probabilmente non ne è a conoscenza) dei settimanali appuntamenti che la società, da mesi, sta portando avanti con i vertici del comune per la risoluzione del problema stadio».

E in ogni caso, «non comprendiamo come l’orizzonte temporale di un nuovo stadio possa essere stato così “imminente” da limitare interventi di manutenzione ed ampliamenti dell’impianto così veloci e così contenuti nei costi».

Anche perché la stessa «“imminenza” non ha impedito alla Società di realizzare opere di manutenzione e ammodernamento per oltre 1 milione di euro che permettessero di allinearci alle esigenze della Lega, delle TV, degli spettatori e che di presentarci in maniera almeno decorosa ai tifosi, agli addetti ai lavori e alle squadre avversarie».

Beninteso, «un nuovo stadio è sempre stato e sempre sarà, un’esigenza e non solo un’opzione. La nostra Società ha avviato, pochi mesi dopo l’acquisizione del club, un progetto che ha dovuto affrontare burocrazie ed iter procedurali lunghi e che si è dovuto poi scontrare con l’avvento del Covid e le successive nuove condizioni generali economiche a contorno, che hanno obbligato a rivedere il progetto, ma certamente non a sospenderlo» chiarisce il Pisa.

Sottolineando, però, «di aver prima suggerito e poi apprezzato la volontà del primo cittadino di considerare un’alienazione dello stadio e di aver più volte ribadito la necessità di provvedere ad una valutazione dello stesso che rispecchiasse le pessime condizioni in cui versa la struttura che, allo stato attuale, non offre le garanzie minime previste dalla convenzione e, certamente, non è l’impianto su cui il Pisa può traguardare il proprio futuro».

Comunque, «alla luce dello stato attuale delle cose e del poco tempo disponibile, il Pisa sarà disponibile a valutare ogni opportunità e alternativa per trovare la miglior soluzione possibile per il futuro prossimo del club».

Il centro sportivo

L’ultima frecciata riguarda il cronoprogramma del centro sportivo: «Nonostante il deposito del progetto del Pisa Training Center avvenuto il 13 dicembre scorso e le rassicurazioni più volte ricevute, l’argomento non è stato ancora affrontato in consiglio comunale. La speranza è che la discussione avvenga quanto prima così da rispettare le tempistiche di approvazione promesse dall’attuale amministrazione comunale».

La posizione dei tifosi

Poche ore prima era arrivata anche la nota dei gruppi della Nord tutt’altro che tenera nei confronti del club e delle istituzioni.

«Abbiamo preso atto, in questi giorni, del silenzio della società, a tutti i livelli e capito che non c’è la volontà da parte di qualcuno di trovare soluzioni immediate, come ad esempio una deroga alla capienza, formula già accettata e più volte adottata in passato, quando faceva comodo un po’ a tutti. A maggior ragione avrebbe senso adesso, perché nelle occasioni precedenti i lavori non erano nemmeno all’orizzonte, mentre a questo giro sono stati già annunciati e finanziati».

Conseguenza: «Coerenti con quanto annunciato, continueremo a sostenere la squadra allo stadio soltanto in trasferta, in casa la inciteremo in tutte le forme possibili ma senza entrare, almeno fino ad un effettivo aumento della disponibilità dei biglietti di Curva. Pertanto, in occasione della partita Pisa-Samp invitiamo tutta la tifoseria a ritrovarsi alle ore 13, 30 all’Ac Hotel per caricare la squadra in vista dell’importante sfida».

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