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Dalla Scuola Sant’Anna di Pisa a Miss Universo: «Racconto la bellezza dello studio»

di Roberta Galli
Dalla Scuola Sant’Anna di Pisa a Miss Universo: «Racconto la bellezza dello studio»

Carmen Panepinto Zayati, 23 anni, studentessa pisana è partita per El Salvador per partecipare alle finali. È una specializzanda in protesi bioniche: «Voglio migliorare la vita della persone»

03 novembre 2023
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PISA. Dalla Scuola Sant’Anna di Pisa, dove studia ingegneria bio-robotica e progetta tessuti artificiali, fino al concorso di Miss Universo 2023, per rappresentare il nostro Paese alla finalissima mondiale in programma, il 18 novembre, a El Salvador. Carmen Panepinto Zayati, 23 anni, origini siciliane, da alcuni anni residente a Pisa, iscritta alla prestigiosa Scuola universitaria pisana, ha momentaneamente messo da parte la sua routine, fatta di esperimenti in laboratorio, libri, lezioni e esami per portare avanti un’altra appassionante sfida nel mondo della bellezza, ma con un obiettivo ancora più ambizioso: attraverso le passerelle mondiali, la 23enne vuole promuovere l’emancipazione femminile nei campi delle materie Stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) .

Carmen si sta infatti specializzando nelle aule della Scuola Sant’Anna nel campo delle protesi bioniche e degli organi artificiali, con l’obiettivo di «migliorare la vita delle persone attraverso la tecnologia, l’educazione e il rispetto dei valori umani».Un concetto importante ribadito dalla stessa ricercatrice, ospite nei giorni scorsi su Rai Uno, intervistata dal giornalista Marco Liorni. «Voglio far capire a tutte le ragazze - ha detto - che anche le facoltà scientifiche sono alla nostra portata ed è fondamentale l’approccio femminile verso queste materie, ancora appannaggio di uno studio prettamente maschile».Carmen, già laureata in ingegneria elettronica, sempre all’università di Pisa, ieri mattina si è imbarcata all’aeroporto di Roma su di un volo diretto a El Salvador. Lì, la giovane sarà ospite dell’organizzazione di Miss Universo per un paio di settimane, in attesa della finalissima che decreterà la più bella del mondo. «Dovrò partecipare ad alcune prove - ha spiegato Carmen, sempre ospite di Liorni sul piccolo schermo -, poi dovrò affrontare una intervista e alcune sfilate, una di queste indossando anche un abito definito nazionale in grado di rappresentare il nostro Paese».

Mentre nel suo bagaglio non mancheranno sicuramente i libri; nonostante tutto il suo percorso universitario deve procedere e gli esami da sostenere sono sempre in calendario, dato che la sua partecipazione a Miss Universo è stata una sorpresa inaspettata, grazie alla corona nazionale che si è aggiudicata a Canosa di Puglia, l’8 ottobre scorso, e che ha permesso a questa bella ragazza mora, altra un metro e 74, di andare di diritto alla finalissima a El Salvador. Di lei, l’organizzazione del concorso scrive, che «è una vera fonte di ispirazione. È appassionata di sport in generale, suona il pianoforte ed è determinata a promuovere l’emancipazione femminile nei campi delle materie scientifiche».

«Mia figlia è molto emozionata - racconta la mamma - e non poteva essere altrimenti, in quanto la vittoria in Puglia è stata un fulmine a ciel sereno. Lei ha partecipato al concorso senza troppe aspettative, in fondo il mondo delle sfilate l’ha sempre appassionata, ma è lo studio la sua priorità. Si è iscritta per divertimento e non pensava minimamente di vincere, pensi che il giorno dopo l’elezione doveva sostenere un esame alla Sant’Anna e nei giorni precedenti, durante le prove per la finale nazionale, non ha fatto altro che studiare per portare avanti il suo percorso accademico».

Dopo aver frequentato il liceo scientifico Righi di Roma, Carmen si è trasferita a Pisa, dove ha frequentato la facoltà di Ingegneria. «Per motivi di lavoro - racconta ancora la mamma - abbiamo girato l’Italia e a Pisa mia figlia si è trovata benissimo, adesso deve affrontare una prova decisamente diversa, ma avendo toccato con mano la professionalità dell’organizzazione del concorso, sono contenta che si sia messa in gioco e chissà cosa potrà accadere».

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