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Hydro, la prima caldaia a idrogeno è pisana ed è pronta a conquistare il mercato: cos’è e come funziona

di Roberta Galli

	Ecco la caldaia a idrogeno pronta a rivoluzionare il mercato 
Ecco la caldaia a idrogeno pronta a rivoluzionare il mercato 

Il brevetto dell’ingegner Marco Bertelli diventerà realtà entro l’estate

14 febbraio 2023
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SAN GIULIANO. Nasce e si sviluppa a San Giuliano un progetto rivoluzionario, in grado di cambiare il modo di riscaldarsi nelle proprie abitazioni. Parliamo di Hydro, una caldaia per uso domestico alimentata solo ad idrogeno. Il brevetto tutto pisano porta la firma dell’ingegner Marco Bertelli, l’ideatore e socio di E. Hy. Energy Hydrogen Solution spa, azienda nata nel 2014 a San Martino Ulmiano e che adesso è pronta a conquistare il mercato italiano ed estero, allargandosi anche con un terzo stabilimento ad Ospedaletto, seguito da un quarto a Cividale del Friuli, e altri due, in Svizzera e Romania.

«L’azienda è in crescita – spiega l’avvocato Nicola Stufano, consulente esterno della società – e non solo dal punto di vista della produzione, ma anche sul versante risorse umane, in quanto siamo spesso alla ricerca di nuove figure professionali».

Una storia imprenditoriale, quella dell’ingegner Bertelli che parte 18 anni fa con un’idea ben precisa in testa: quella di sviluppare un progetto, ora protetto da un brevetto internazionale, per produrre delle caldaie uniche per quanto riguarda l’alimentazione, in grado di generare autonomamente, sia energia elettrica (cinque chilowatt) , che acqua calda sanitaria e da riscaldamento. Ma non solo, il vantaggio offerto da questo nuovo impianto è anche economico, assicurano all’azienda: stop a forniture di elettricità e gas, con zero emissioni di scarichi tossici, con un impatto ambientale uguale a zero. La nuova caldaia sarà messa in commercio quest’estate.

«Il dispositivo – riportano i produttori – è composto da una pompa peristaltica che attinge da serbatoi interni di acqua distillata e di bioetanolo in percentuali diverse tra loro. All’interno del serbatoio, per mezzo di un polo positivo e uno negativo, viene a formarsi un arco elettrico e l’elettrolizzatore forma il biogas (Syngas) ad alta percentuale di idrogeno sporco (H2 e O) . L’idrogeno così prodotto viene immagazzinato all’interno di un piccolo contenitore di 40 grammi ad una pressione massima di 6 bar che permette il transito della componente direttamente all’interno di Hydro».

Il suo nuovo impianto è in sostanza una piccola centrale in grado di alimentarsi tutta da sola e di riscaldare gli ambienti di casa.

«Il modello – spiega ancora l’avvocato Stufano – sarà messo sul mercato questa estate. Siamo molto soddisfatti in quanto si tratta di un progetto unico al mondo, per quanto riguarda il suo genere. La commercializzazione e distribuzione partirà dall’Italia, ma la rete dei concessionari comprende già diversi Paesi europei, e poi anche l’America e l’Asia, e tutto questo riempie di orgoglio chi ha avuto l’idea di progettare un impianto simile».

Mentre E. Hy. Energy Hydrogen Solution spa è pronta a decollare, con nuovi spazi anche qui a Pisa. Tra i progetti in cantiere, entro un anno, c’è infatti quello di realizzare un terzo nuovo sito di produzione, che aprirà sempre ad Ospedaletto, di un quarto in Friuli e due all’estero per dar vita alla produzione di questa nuova caldaia, senza allacci alle utenze, in completa autonomia, senza emissioni in atmosfera e ad un costo medio semestrale pari ad un litro di bioetanolo e di 20 litri di acqua distillata.

«Ci sono voluti ben 18 anni per sviluppare questo progetto – concludono dall’azienda – ma ora ci sono tutte le premesse affinché questa nuova caldaia possa conquistare, in breve tempo, da San Martino Ulmiano dove è nata, il mercato internazionale ed aprire una nuova era in fatto di impianti di riscaldamento. Alta due metri e larga settanta centimetri, Hydro di fatto permette di abbandonare i tradizionali strumenti di rifornimento energetico, senza più il pagamento di bollette».

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