Il Tirreno

Pisa

«Il mese di dicembre vale per noi il 10% del fatturato annuale»

«Il mese di dicembre vale per noi il 10% del fatturato annuale»

31 dicembre 2021
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Preoccupano le disdette per i cenoni di Capodanno nei ristoranti pisani e così Confcommercio Provincia di Pisa torna a chiedere a gran voce aiuti concreti per tutta la categoria. «Pensavamo che fosse impossibile immaginare un Capodanno peggiore dell'anno scorso per i ristoratori di Pisa e provincia – afferma Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio Provincia di Pisa – ma l'impennata dei contagi degli ultimi giorni e i tempi imposti dalla quarantena hanno moltiplicato le disdette nei locali. Ci sono operatori che in tre giorni hanno visto disdire la maggior parte delle prenotazioni. Eppure, c'erano discrete aspettative per il mese di dicembre, che da solo vale il 10% del fatturato annuo di un ristorante, e in particolare per il cenone di San Silvestro. Aspettative disattese a Pisa e non solo, a causa dell'assenza di turisti stranieri, e aggravate da un quadro sanitario che lascerà vuote le tavole di molti operatori, a causa delle tante disdette che non saranno rimpiazzate».

Pieragnoli chiede quindi al governo «di intervenire con urgenza per dare almeno un po' di respiro a queste attività, attuando subito le proroghe delle moratorie bancarie e della cassa integrazione, oltre a prevedere nuovi ristori e sostegni per le attività di ristorazione e per tutte le categorie che stanno soffrendo questa nuova ondata».

Al direttore Pieragnoli si unisce Daniela Petraglia (foto), titolare del ristorante “La Pergoletta” e presidente di Confristoranti di Confcommercio Pisa. «Assistiamo a tante disdette dovute sia ai contagi che alle quarantene – spiega Petraglia – e alle luce delle difficoltà dettate dalla nuova emergenza, alcuni ristoranti hanno scelto proprio di rinunciare al cenone di Capodanno. Il mese di dicembre vale il 10% del fatturato annuo di un ristoratore, quindi per noi questo arresto, così improvviso, rappresenta un grosso problema perché non si tratta solo delle cene di Capodanno, già da una decina di giorni assistiamo allo stop di presenze nei locali. Quindi non abbiamo perso solo il Capodanno, ma tutti i giorni che ruotano intorno a questa data e le previsioni sull’Epifania non sono delle migliori». Per tutta la categoria è un colpo molto duro. «Io stessa – prosegue Petraglia – nel mio locale propongono un cenone ma in forma ridotta, anche perché le disdette non sono mancate».© RIPRODUZIONE RISERVATA

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