Pisa

Inceneritore, si tratta per la chiusura

di Danilo Renzullo
Inceneritore, si tratta per la chiusura

Primo ok all’ipotesi di un piano per lo smantellamento

25 gennaio 2018
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PISA. L’inceneritore di Ospedaletto potrebbe essere spento per sempre e smantellato. Un’ipotesi, fino a qualche tempo fa remota, che potrebbe iniziare a concretizzarsi nei prossimi mesi con un piano di progressiva riduzione delle attività. Una graduale diminuzione del ruolo dell’impianto di via di Granuccio nel sistema di smaltimento dei rifiuti con l’obiettivo di accompagnare il termovalorizzatore verso la “pensione” dopo oltre 35 anni di attività.

La richiesta è partita dalla quarta commissione consiliare permanente che ieri, durante una seduta congiunta con la prima commissione sull’Ato Costa, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato da Una città in comune-Prc, Sinistra Italiana e Possibile con il quale si «impegna ad avviare un percorso istruttorio finalizzato ad investire entro la fine del mandato il consiglio comunale ed il sindaco ad intraprendere tutte le iniziative necessarie presso l’Ato Costa e Geofor per elaborare entro l‘anno un piano di chiusura dell’impianto di Ospedaletto che consenta di fissare una data certa in cui l’impianto sarà definitivamente dismesso». La commissione chiede in pratica di presentare entro la scadenza della consiliatura un piano per decidere i tempi e le modalità di spegnimento del vetusto impianto, che dovrà avvenire progressivamente e attraverso un progetto che ne riduca man mano le funzionalità e il “peso” nella gestione dei rifiuti. L’ordine del giorno ha incassato il parere favorevole di tutti i membri della commissione (5), sia di maggioranza che di opposizione. «L’ordine del giorno approvato dalla commissione - sottolinea Sandro Gallo, consigliere comunale del Pd - ha raccolto l’ipotesi già avanzata dall’amministrazione, verificare cioè se esistono le possibilità per arrivare allo spegnimento dell’inceneritore elaborando prima della fine del mandato un piano che porti alla chiusura dell’impianto entro l’anno». Diversi i fattori che hanno influito sulla decisione, giunta a pochi giorni dalla pubblicazione dei dati dell’indagine epidemiologica condotta su Ospedaletto dall’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa. Dallo studio è emerso che con l’esposizione all’inceneritore (combinata ad altri fattori, come fumo e tipologia di lavoro) la mortalità tra gli uomini è maggiore del 9%, così come le malattie respiratorie acute tra le donne (+152%) e il tumore del sistema linfoemopoietico tra gli uomini (+79%). Criticità per la salute che si aggiungono a quelle strutturali e, in parte, di gestione. Progettato agli inizi degli anni Settanta e “acceso” nel 1980, l’impianto di incenerimento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani avrebbe bisogno di un processo di “revamping”, un intervento di ristrutturazione e ammodernato generale per diventare “produttivo”, ma soprattutto per adeguare le linee di smaltimento alle nuove tipologie di rifiuti, molto più secchi rispetto al passato che causano una combustione più elevata, ma anche più veloce. L’incremento della raccolta differenziata, che si avvia a raggiungere quota 70%, ha inoltre ridotto notevolmente la quantità di rifiuti destinata all’inceneritore. «Un impianto vetusto e inefficiente - sottolineano le forze di opposizione che hanno presentato l’ordine del giorno - Nel triennio 2013-2015 vi è stata una gestione in perdita con un passivo pari a 8,7 milioni di euro. Le organizzazioni sindacali negli ultimi mesi hanno inoltre più volte denunciato come Geofor non sia in grado di garantire un’adeguata copertura di personale, trovandosi costretta a procedere con arresti e riavvii dell’impianto con preoccupanti conseguenze negative economiche e ambientali». Una richiesta di chiusura dell’impianto di incenerimento dei rifiuti è stata avanzata anche durante l’assemblea al Ctp 3 della scorsa settimana - convocata per presentare i risultati dell’indagine epidemiologica del Cnr -, che si è detta contraria anche alla realizzazione di una centrale a biomasse ad Ospedaletto.

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