Il Tirreno

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CARABINIERI

Sequestrata la Bmw del medico in fuga dopo l'incidente

Pietro Barghigiani
L'incidente in via Calcesana
L'incidente in via Calcesana

E'  uno psichiatra l’automobilista nei guai per omissione di soccorso.
Ritirata la patente. Ecco le sanzioni per il rifiuto dell’etilometro

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PISA. Auto sequestrata e patente ritirata, con taglio di dieci punti, per lo psichiatra denunciato la sera di Natale per omissione di soccorso, lesioni e rifiuto di sottoporsi all’etilometro e al test per accertare l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti.

Il 36enne medico di San Giuliano Terme, Enzo Ciardella, protagonista di un incidente con due feriti sulla Calcesana, con quel no all’alcoltest si ritrova in automatico la contestazione più grave delle tre ipotesi di guida in stato di ebbrezza: quella nella quale si supera il tasso di 1,5 g/l. La legge prevede la confisca del veicolo, se di proprietà di chi guida. E poi c’è anche la parte penale con l’ammenda da 1.500 a 6.000 euro e l’arresto da 3 mesi a un anno. Non solo. Si rischia la sospensione della patente da 1 a 2 anni secondo quanto deciderà la prefettura.

Agli investigatori il medico ha raccontato che prima di fuggire si sarebbe avvicinato all’auto contro la quale era finito con la sua Bmw Z3 per sincerarsi delle condizioni di conducente e passeggera. Solo quando è stato sicuro che qualcuno aveva dato l’allarme chiamando i soccorsi avrebbe maturato la decisione di allontanarsi dal luogo dell’incidente.

«Non sono fuggito» ha ripetuto lo psichiatra ai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile e a quelli della stazione di San Giuliano quando la sera di Natale gli hanno contestato le violazioni di legge per aver tenuto un comportamento che stride con quella che dovrebbe essere la vocazione di chi vuole fare il medico. Ha spiegato di non aver avuto alcuna intenzione di scappare. Che lui si è preoccupato delle condizioni della coppia rimasta ferita nella Ford Fiest sulla Calcesana (lui dimesso con 28 giorni di referto, lei ancora ricoverata). Si è avvicinato alla macchina e quando sono stati chiamati i soccorsi a quel punto ha telefonato a un amico per farsi portare da un medico, un altro amico che vive a Ponsacco, che ha stilato una prognosi di 15 giorni. Ma alcuni testimoni hanno riferito di averlo visto addirittura risalire sulla Z3 per andarsene. E l’auto, da rottamare, non lo ha aiutato nella sua fuga. Non è passato dal pronto soccorso e questo, per i carabinieri, significa aver voluto svicolare dai controlli ufficiali, soprattutto sul fronte dell’etilometro. Sono anche in corso accertamenti sull’amico che è arrivato sul luogo dell’incidente per portare via lo psichiatra.

Lasciando l’auto distrutta in strada, attraverso la targa e il libretto di circolazione i militari sono risaliti in pochi attimi al proprietario. Lo hanno contattato invitandolo a presentarsi in caserma. Prima il medico ha detto di sì. Poi ci ha ripensanto. Quando gli hanno spiegato senza tanti giri di parole quello a cui sarebbe andato incontro nel proseguire con un atteggiamento che già lo aveva compromesso, si è lasciato convincere. Gli hanno chiesto di fare l’alcoltest e lo psichiatra si è rifiutato. Un secondo no è arrivato anche per il test sull’assunzione di sostanze stupefacenti. Oltre che con il codice penale, lo psichiatra dovrà anche fare i conti con il suo ordine professionale e gli eventuali provvedimenti disciplinari. E, non ultimo, con la sua coscienza di medico.

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