Il Tirreno

Pisa

Arriva il taxi h 24, lo sentenzia il Tar

di Candida Virgone ;
Arriva il taxi h 24, lo sentenzia il Tar

Con una decisione attesa in tutta Italia, il tribunale regionale boccia il regolamento del Comune e rivoluziona il servizio

25 gennaio 2013
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PISA. I taxi a Pisa non sono tenuti a rispettare orari rigidi e se vogliono, in base ad una sentenza del Tar che rivoluziona turni e tabelle di marcia imposti dal Comune, possono girare anche 24 ore su 24 facendo circolare sulla stessa auto un proprietario e uno o più dipendenti che possano dargli il cambio.

Lo ha stabilito appunto il tribunale amministrativo regionale di Firenze (la sentenza è stata depositata martedì) che di fatto liberalizza gli orari nel massimo e capovolge una sorta di monopolio stabilito da Cotapi. Una decisione che va anche nell’interesse dei clienti perché ci sono ore in cui cercare un taxi è come cercare un ago in un pagliaio e che in futuro, creando maggiore concorrenza, potrebbe finalmente abbattere i prezzi. Si narra addirittura che la notte del 25 dicembre, con cinema e locali aperti, in città di auto pubbliche ne circolavano solo quattro. È vero che dopo mezzanotte cesserebbe il traffico aereo e diminuirebbe quello ferroviario, ma poniamo che un aereo venga dirottato o ci sia un ritardo di mezz’ora su qualche volo e che scendano a Pisa, tenendosi bassi, un centinaio di passeggeri. Poniamo che venti di questi debbano andare a Firenze, o Livorno, o Lucca, e trenta debbano raggiungere noti alberghi cittadini, verso San Rossore, Cisanello o Ospedaletto, che succederebbe? Resterebbero a piedi e dovrebbero solo mettersi le valigie in spalla e camminare per qualche ora. Sembra impossibile dunque che di notte circolino solo 4-5 mezzi quando in città ci sono la bellezza di 72 licenze. La sentenza del tar è la risposta ad un ricorso presentato dal neonato Consorzio taxi area pisana, Contap, nato da fuoriusciti della Cotapi, cooperativa taxisti pisani. I conducenti Leonardo e Maurizio Di Prete, Toni Zurrida, Radu Traina Hota, Gianfranco Bonaldi, David Grasci Puccini, Sebastiano Mordà, Roberto Gentilini, Ranieri Piaggesi, Andrea Meini, Gianfranco Bonaldi, rappresentati dall’avvocato Francesco Carlesi, hanno citato il Comune, difeso dai legali Caponi, Lazzeri e Gigliotti, e Cotapi che si è costituita ad adiuvandum.

Di fatto il Tar di Firenze ha annullato le determinazioni prese sugli orari dei turni degli ultimi due mesi del 2012 e ha fissato principi subito applicabili sul servizio, imponendo di aggiornare il regolamento comunale come previsto dal decreto liberalizzazioni (l’1 del 2012) e dal decreto 138 del 2011. Rivoluzionando il servizio, il Tar toscano stabilisce un principio che può essere utilizzato in tutta Italia (era atteso ad esempio a Roma e Milano), un precedente innovativo sul corporativismo del mondo lavorativo delle auto pubbliche.

«I Comuni - commenta l’avvocato Carlesi - oltre ad imporre il numero di licenze, rilasciate con concorso nel territorio di loro competenza, fissano orari minimi e massimi di servizio, restringendo però così la circolazione giornaliera dei singoli taxi e distorcendo concorrenza e libertà d’impresa dei tassisti, non incentivati a migliorare il servizio. Basti pensare - continua Carlesi - che il regolamento del Comune sui turni di novembre, dicembre e gennaio, prevede da mezzanotte alle 4 solo 4-5 auto e nel resto della giornata 25-40 su 72 licenze. Il ricorso al tar nasce proprio dal no del Comune alla richiesta del neonato Consorzio (Contap ha sei mesi di vita, ndr) di circolare oltre il turno minimo, a totale rischio economico dei soci e senza spese per l’amministrazione. Una sentenza importante che preserva il numero chiuso e il valore economico delle licenze contro la liberalizzazione selvaggia che si voleva attuare, ma consente di circolare il triplo del tempo prima previsto a vantaggio di utenti e dell’impresa, che può assumere da uno e tre seconde guide».

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