Il Tirreno

Venucci ha scelto: va alla PL

di Paolo Federighi
Venucci ha scelto: va alla PL

Il capitano del Golfo lascia Piombino dopo 5 anni in gialloblù (di cui 4 consecutivi) Trovato l’accordo per una stagione: «Mi hanno convinto il progetto e l’entusiasmo»

27 giugno 2024
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PIOMBINO. Mattia Venucci è un nuovo giocatore della Pielle. L’ormai ex capitano del Basket Golfo ha raggiunto un accordo per la prossima stagione con la società labronica che si presenterà tra le grandi favorite nel campionato di serie B nazionale 2024-2025. La notizia, ovviamente, è di quelle che creano un grande frastuono. Piombino, in un solo colpo, non solo perde il suo capitano, il giocatore che ha segnato più punti nella storia della società gialloblù e che ha vestito quei colori per ben cinque stagioni (di cui quattro consecutive), ma lo vede anche andare in una squadra per la quale una parte dei tifosi del Golfo – per usare un eufemismo – non nutre grande simpatia.

Quasi un incubo, per alcuni: Mattia Venucci all’odiata (sportivamente parlando) Pielle, squadra rivale di quella Libertas che a Piombino e nella sua San Vincenzo conta tanti tifosi e con i cui sostenitori la Marea Gialloblù è gemellata. Quella Libertas il cui vice allenatore è Iacopo Venucci, fratello gemello di Mattia. Insomma, ci vuole un certo coraggio e una grande personalità per prendere una scelta simile in questo momento. E Mattia Venucci, nella sua carriera, il coraggio e la personalità li ha sempre dimostrati. Il talento del “mago” ha illuminato i parquet della B nazionale per oltre un decennio e, nonostante i 33 anni, non poteva non ammaliare ancora – vista la grande forma fisica – le società più forti della serie B, specialmente dopo la grande seconda parte di regular season e gli eccezionali playoff giocati contro Ruvo di Puglia. A fargli la corte, oltre alla Pielle, c’era infatti anche la Fabo Herons Montecatini, altra grande piazza storica che nella stagione appena conclusa ha vinto la Coppa Italia ed è stata ad un passo dalla promozione in serie A2.

Venucci, anche la Fabo Herons Montecatini l’ha corteggiata. Cosa le ha fatto scegliere la Pielle?

«Della Pielle mi ha stimolato l’ambiente, l’enorme entusiasmo che ho percepito, il tifo incredibile, il nuovo coach Campanella che stimo tantissimo e anche il progetto di una piazza storica del basket italiano che vuole cercare di tornare dove merita».

Una parte dei tifosi piombinesi ha reagito molto male a questa scelta. Se lo aspettava?

«La mia sola speranza è che qualsiasi valutazione facciano su di me sia a partire dalla qualità della persona Mattia Venucci, dal giocatore che ha vestito per cinque stagioni la maglia del Basket Golfo, che ne è stato capitano in quella appena conclusa e che ha dato sempre il massimo per i colori gialloblù. Se adesso sono approdato alla Pielle è proprio grazie a Piombino e a quello che ho fatto vedere con la maglia del Golfo».

Quanto le fa male dire addio a Piombino dopo così tanto tempo passato in questa squadra?

«Salutare fa sempre male e in questo caso ancora di più. Perché ho dato tanto a Piombino e ho ricevuto tantissimo, ho costruito molti rapporti veri che dureranno per sempre e di cui conserverò moltissimi ricordi meravigliosi. Certo che fa male dire addio. Ma questa, per me, è un’opportunità come quella che ebbi anni fa e che mi portò in serie A2. Anche in quel caso la possibilità di fare il salto di categoria venne dopo una grande stagione al Golfo conclusa con il premio di Mvp. Io non ho molti anni ancora davanti come giocatore: non potevo lasciar perdere un’offerta simile da una squadra così importante, ambiziosa e con tanta storia».

Ha pesato anche l’addio di Damiano Cagnazzo in questa sua scelta?

«Assolutamente no. Mi ha fatto certamente male vedere andar via Damiano, ma lui non c’entra con questa mia scelta che, ripeto, rappresenta uno di quei treni che non passano spesso nella vita di un giocatore. Tra l’altro ho avuto modo di parlare con il nuovo coach Zanchi, un eccellente allenatore con cui Piombino potrà fare ottime cose».

Lei alla Pielle, suo fratello vice allenatore della Libertas. Un altro capitolo della vostra saga familiare, fatto di rivalità cittadina?

«Direi di no. Iacopo è in A2 adesso e comunque abbiamo percorsi diversi: lui è un allenatore e io un giocatore. Ci impegniamo entrambi tantissimo in ciò che facciamo e ci supportiamo a vicenda, al di là dei colori che rappresentiamo sempre al massimo in ogni occasione. Una cosa è certa ed è tutto ciò che importa: io so che lui ci sarà sempre per me e lui sa che io ci sarò sempre per lui».

Alla Pielle troverà un roster fatto da almeno dieci giocatori di alto livello per la B nazionale. Una lotta agguerrita, no?

«È un aspetto che mi stimola molto. So che dovrò lavorare sodo per ritagliarmi il mio spazio. Ma sono pronto».

Tornerà al PalaTenda da avversario del Golfo. Ha già pensato a come sarà quel momento?

«Non ci ho ancora pensato ma so che sarà un momento di grandissima emozione sia per me che, spero, anche per la gente e i miei ex compagni e dirigenti. Adesso voglio solo cogliere l’occasione per abbracciare tutti i piombinesi, la società Basket Golfo, i tifosi e i miei ex compagni di squadra e tutto lo staff. Piombino avrà sempre un posto speciale nel mio cuore. E posso solo augurarmi di averlo anch’io nel suo».


 

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