Il Tirreno

Golfo. Un’occasione gettata via. Ora serve la reazione d’orgoglio

di Paolo Federighi
Piccone cattura un rimbalzo (foto Franco Silvi)
Piccone cattura un rimbalzo (foto Franco Silvi)

Domenica la Libertas è apparsa stanca dopo una settimana molto faticosa ma i gialloblù sono stati deludenti in quelli che di solito sono i loro punti di forza

31 gennaio 2024
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PIOMBINO. È stato un Basket Golfo deludente – un grande Venucci e poco di più – quello che ha perso domenica contro una scialba Libertas (76-68), versione stanca e incolore della squadra che punta alla serie A2. Un’occasione sfumata per i gialloblù. Nella video-intervista post-partita che il coach della Solbat Damiano Cagnazzo ha rilasciato all’addetto stampa del Golfo, Stefano Stefanini, l’allenatore marchigiano ha messo in evidenza gli aspetti positivi della partita disputata dai suoi giocatori. E siamo certi che lui, tra i migliori coach della cadetteria, abbia potuto trarre ottimi spunti. Detto questo, il Golfo al PalaMacchia ha segnato il minor numero di punti di tutta la sua stagione finora (68), e stiamo parlando del miglior attacco del campionato.

Merito della difesa amaranto? Solo in parte. Tanti sono stati i demeriti gialloblù. Piccone ha giocato la sua peggior partita, completamente fuori dal gioco al di là della difesa labronica. Per carità, una flessione ci può stare: parliamo del capocannoniere del girone A e di uno dei migliori giocatori della B1, che fino a domenica di partite ne aveva sbagliate ben poche. Ha deluso anche Berra, non tanto per i 10 punti segnati quanto per i soli 4 rimbalzi presi e l’insufficiente difesa su Fantoni. Qualcuno dirà che dall’altra parte c’erano Fratto, lo stesso Fantoni e Buca; ma c’è da ricordare che i tre c’erano anche all’andata a Piombino e furono annullati. Livorno ha dominato sotto le plance (45 rimbalzi a 32) contro un Golfo che è primo nel girone per rimbalzi catturati. Fratto ne ha presi 9 ma in attacco non ha inciso (4 punti). Williams e Bargnesi non erano in giornata, Allinei così e così, Lucarelli (reduce dall'infortunio) non era lo stesso di sempre. La differenza l’hanno fatta Tozzi (14 punti e 14 rimbalzi), Fantoni (13 punti) e Ricci (15 punti). De Zardo non è mai entrato in partita nei 15 minuti in cui è stato in campo mentre Azzaro non se l’è cavata male ma non è stato determinante. Cappelletti si è dato da fare, mentre Longo è stato lontano parente di quello visto nelle ultime partite. Sotto canestro ha lottato come ha potuto – quasi da solo – Zdravko Okiljevic (7 rimbalzi). Almansi ha colpito a sprazzi e senza continuità. Insomma: Piombino ha giocato male eppure ha lottato quasi fino alla fine. Davanti a una Libertas non certo insuperabile, per la Solbat la sensazione è di aver sbagliato un rigore a porta vuota. All’inizio dell’ultimo quarto, sotto di due, sembrava che il Golfo ce la potesse fare ma ha preso tiri sbagliati, perso palloni, non ha difeso col proverbiale “coltello tra i denti”. La Libertas ha concluso vincendo una settimana stancante, dopo aver superato in casa Omegna e poi Desio al supplementare. E se una squadra che non convince del tutto vince comunque 3 partite in 7 giorni balzando in testa, è chiaro che possa salire di categoria.

Per Piombino, invece, il salto di qualità deve essere mentale: ha un roster dello stesso livello delle quattro migliori. Questa è la realtà, soprattutto adesso che sono rientrati gli infortunati (manca Turel, ma il suo ritorno è ormai questione di poco tempo). Quella di domenica rappresenta una grande occasione gettata al vento: il Golfo non è l'ultima squadra arrivata, ma una formazione che da anni è al livello delle migliori realtà della serie B, delle piazze storiche, delle grandi ex di serie A e A2. E quando si è tra le migliori e si perde così ci si deve arrabbiare e scuotere per cercare di fare meglio e subito. Il passo decisivo è proprio questo: prendere coscienza del proprio valore e del fatto di poter dire con forza la propria tra le grandi.


 

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