Il Tirreno

Viabilità: la decisione

Ponte sul Cornia, un’altra stretta: transito limitato ai mezzi leggeri – Cambiano i percorsi dei bus

di Redazione Piombino

	Il ponte sul Cornia all’ingresso da sud a Venturina Terme (foto Lorenzo Manzini)
Il ponte sul Cornia all’ingresso da sud a Venturina Terme (foto Lorenzo Manzini)

Campiglia, provvedimento della Provincia: più che dimezzato il peso dei veicoli che deve essere inferiore a 7,5 tonnellate rispetto al precedente limite di 20

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CAMPIGLIA. Arriva un’altra stretta alla transitabilità del ponte sul Cornia all’ingresso sud di Venturina Terme lungo la Vecchia Aurelia. La misura presa dalla Provincia di Livorno, che è titolare della strada, era nell’aria da tempo. Da quando sono arrivati i risultati delle indagini strutturali sull’infrastruttura. Si continua a transitare a senso unico alternato, regolato da impianto semaforico, con la limitazione ai veicoli di peso inferiore a 7,5 tonnellate, che è il limite di sicurezza indicato dagli esiti delle indagini. In pratica, il ponte può essere attraversato solo da veicoli leggeri.

Il provvedimento della Provincia modifica quello precedente, l’ordinanza numero 63 del 2023, riducendo il limite a pieno carico per i mezzi in transito che, a partire dal 10 dicembre scende dalle 20 a 7,5 tonnellate. Inoltre, sul ponte è istituito il restringimento della carreggiata a 3,5 metri, con senso unico alternato regolato da semafori e limite di velocità a 30 chilometri all’ora.

Tenuto conto che le limitazioni riguardano anche i bus del trasporto pubblico locale, sono state concordate con il gestore Autolinee Toscane alcune modifiche ai percorsi. In particolare, la linea 3, percorre una tratta modificata da Campiglia stazione a Monterotondo Marittimo passando per Suvereto e Canneto. E così la linea 8 che cambia il tragitto tra Follonica e Piombino includendo Riotorto e Venturina Terme sul percorso. La soluzione per poter ripristinare la piena carrabilità a doppio senso di marcia del ponte sul Cornia e consentire il transito con i carichi previsti dal Codice della strada passa dalla realizzazione di un nuovo ponte per il quale si dovrà procedere alla progettazione e al reperimento delle risorse economiche necessarie. Insomma, un iter dai tempi tutt’altro che brevi e certi.

Il primo provvedimento è scattato a luglio 2023 sulla scorta delle attività di monitoraggio dei ponti e viadotti presenti sulla viabilità provinciale. Le verifiche hanno previsto ispezioni endoscopiche sullo stato di conservazione della struttura. Si è trattato di una sorta di ricognizione che ha presole mosse in modo sistematico e regolare dal 2018. Il 14 agosto di quell’anno è crollato a Genova il ponte Morandi. E da allora ha preso il via la campagna di verifica dello stato di salute di ponti e viadotti in tutta la regione. 
 

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