Piombino, demolizione dell’ex Cokeria: perché i tempi si allungano ancora
Da smantellare e bonificare le due batterie forni e le ciminiere
PIOMBINO. Restano le due batterie di forni dell’ex area a caldo dell’acciaieria e altrettante ciminiere. Un insieme che è la parte più critica dell’operazione di smantellamento, demolizione e bonifica dell’ex cokeria. A ciò si unisce l’ultima porzione dell’ex Afo 4, la tubazione “vento caldo”. Stando al quadro tracciato da JSW Steel Italy, che è il committente dei lavori affidati alle società Ferraro e Demiced, i lavori non si sono mai interrotti e si è proceduto a creare i presupposti per intervenire nelle parti più complesse dell’impianto.
«Prima di procedere all’abbattimento delle batterie di forni a coke, per ovvie ragioni di salvaguardia della salute, sotto la costante supervisione della Azienda sanitaria, le società incaricate di effettuare le demolizioni stanno predisponendo i piani di lavoro – dicono dal quartier generale di JSW Steel Italy –. Stanno lavorando in attesa dell’ultimazione del procedimento di rilascio delle autorizzazioni dall’Asl». Ed è il segno sia della delicatezza che della complessità dell’operazione di demolizione e bonifica della batteria forni dell’ex cokeria, all’interno dello stabilimento Jsw Steel Italy.
A complicare l’operazione è la presenza di amianto nelle aree che saranno oggetto di smantellamento. Una misura? La dà il tempo trascorso dal primo cronoprogramma che fissava per settembre 2024 il via alle operazioni.
L’intervento prevede lo smontaggio accurato di alcune aree per eliminare tutte le tracce di amianto presenti, propedeutico al vero e proprio smantellamento delle strutture. La stima è che le operazioni richiederanno almeno sei mesi. Sono stati eseguiti una serie di carotaggi in modo da tracciare un campionamento. Intanto si è proceduto a dare gambe agli interventi preliminari smantellando dall’impianto le parti che in gergo tecnico vengono chiamati “ginocchi”.
L’Azienda sanitaria, prima di arrivare al rilascio delle autorizzazioni, ha richiesto alcuni approfondimenti per accertare in modo puntuale la presenza e la distribuzione dell’amianto nelle strutture che saranno oggetto della demolizione. L’intervento prevede lo smontaggio accurato di alcune aree per eliminare tutte le tracce di amianto presenti, propedeutico al vero e proprio smantellamento delle strutture, quelle che di fatto sono ancora al loro posto. L’Azienda sanitaria, prima di arrivare al rilascio delle autorizzazioni, ha richiesto alcuni approfondimenti per accertare in modo puntuale la presenza e la distribuzione dell’amianto nelle strutture che saranno oggetto della demolizione. Sono stati eseguiti una serie di carotaggi in modo da tracciare un campionamento.
«Come anche altre volte è stato sottolineato – proseguono da JSW Steel Italy –, viene dedicata grande attenzione nello svolgimento dei lavori, per garantire che tutto funzioni nel rispetto della sicurezza e della salute di tutti. I rifiuti prodotti dalle attività di demolizione dei “vecchi impianti” sono smaltiti con continuità e contano di terminare tutti gli smantellamenti nei prossimi mesi».