Elba, dopo il maltempo è boom di disdette: così il nubifragio rischia di uccidere il turismo – «Ma l’isola è pronta ad accogliere tutti»
Il presidente degli albergatori Massimo De Ferrari rassicura dopo le immagini di Portoferraio sott’acqua: «Nessuna emergenza diffusa, strutture ricettive e gran parte della costa sono pienamente fruibili. Solo un hotel chiuso a Scaglieri, riaprirà a breve»
PORTOFERRAIO. I danni sono stati importanti. Ma le emergenze sono localizzate. Le strutture ricettive, anche quelle che hanno avuto i problemi più gravi sono tutte aperte (tranne un hotel a Scaglieri che sarà pronto entro pochi giorni) e se ci sono alcune spiagge danneggiate, il resto della costa è aperto, fruibile e, come sempre, bellissimo.
Il messaggio
Si può riassumere in questo modo il messaggio che il presidente degli Albergatori Massimo De Ferrari vuole recapitare oltre il canale di Piombino che separa l’isola dal Continente, dove in queste ore hanno fatto il giro del mondo le immagini di martedì, con Portoferraio finita sott’acqua. «La stagione del turismo sull’isola non si ferma – spiega al Tirreno il presidente dell’associazione Albergatori – il nubifragio di questi giorni ha colpito l’isola, certo. Ma le criticità sono localizzate e non estese a tutta l’isola, questo è il messaggio che deve passare».
Boom di disdette
La preoccupazione degli operatori del turismo è legata alle disdette che in queste ore non sono mancate da parte di turisti che, vedendo le immagini del maltempo in tv e sui giornali, hanno deciso di non venire sull’isola. «Venivamo da un agosto non positivo, con una perdita stimata in termini di presenze di circa il 2% – racconta De Ferrari – le previsioni per settembre, al contrario, erano confortanti. Si contava in un recupero, con un aumento percentuale in termini di presenze di circa il 4%, poi è arrivato il nubifragio».
Ora si tratta di limitare i danni e di far capire in maniera efficace è che sull’isola si può trascorrere le vacanze senza alcun tipo di problema. «Alcune spiagge come Sansone hanno riportato danni importanti, è vero. Ma abbiamo la Biodola, Fetovaia, Sant’Andrea. Insomma, abbiamo chilometri di costa pronta ad accogliere i bagnanti – spiega De Ferrari – in alcune spiagge la sabbia è stata portata via con il nubifragio, ma in queste ore il mare sta già lavorando e la situazione è sensibilmente migliorata».
Le strutture
Discorso simile per le strutture ricettive che sono state allagate con il nubifragio. Il personale degli hotel già è intervenuto prontamente, ci sono 3-4 strutture colpite in maniera più dura a cui abbiamo dato un aiuto. Ora sono tutte aperte e funzionanti, tranne un hotel a Scaglieri che tuttavia riaprirà i battenti a breve». Emergenze puntuali, dunque, e non diffuse su tutta l’isola. Come quella di Forno, dovuta al collasso della strada di collegamento, con circa 200 persone che dovranno aspettare che sia completato l’intervento in somma urgenza del Comune di Portoferraio per potersi muovere sull’isola con il proprio mezzo e poter dunque raggiungere i piazzali di imbarco. Al tempo stesso solo con la riapertura della strada i turisti potranno arrivare con l’auto per raggiungere le strutture e gli appartamenti di Forno. «Anche in questo caso – conclude De Ferrari – si tratta di pochi giorni e tutto tornerà alla normalità».