Balneazione, scatta il divieto all’altezza del tratto di mare di via Pianosa
Negative le analisi di Arpat durante il controllo di routine dei tecnici sulla qualità delle acque
SAN VINCENZO. Lungo una costa dove il mare è classificato eccellente spunta un punto nero. Divieto di tuffi nel tratto di spiaggia libera all’altezza di via Pianosa. Ad accertarlo è il controllo di routine, ovvero con calendario fisso, dei tecnici Arpat sulla qualità delle acque per la balneazione.
I numeri
Rispetto a una soglia limite di concentrazione di enterococchi intestinali di 200 mpn/100 ml, ai fini dell’idoneità alla balneazione, le analisi sul campione di acqua prelevato il 3 settembre hanno accertato un valore di 238 Mpn/100 ml. Nella norma, invece, è risultata la concentrazione di escherichia coli che è stata accertata inferiore a 10 Mpn/100 ml, a fronte di una soglia limite di 500 Mpn/100 ml.
La zona
Il tratto di mare interessato è quello dove si attesta la condotta sottomarina delle acque del depuratore La Valle. Lo scarico a oltre 200 metri dalla linea di riva porta in mare le acque depurate e disinfettate nell’impianto che è gestito da Asa Spa. Il divieto di balneazione interessa un tratto di mare pari a 50 metri a nord e altrettanti a sud dal punto di immissione dello scarico della condotta a nord del porto turistico. Divieto che rimarrà in vigore fino a nuove analisi. L’ordinanza del sindaco di San Vincenzo Paolo Riccucci è stata emessa il 5 settembre sulla scorta della comunicazione da parte di Arpat dell’esito sfavorevole delle analisi di laboratorio.