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Elba, la protesta contro il taglio delle partenze dei traghetti

Elba, la protesta contro il taglio delle partenze dei traghetti

L’iniziativa del sindacato Cgil in programma il 2 dicembre

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PORTOFERRAIO. Un presidio di protesta per far vibrare la voce degli elbani lungo il canale di Piombino e fino al continente. Con un obiettivo chiaro. Prendere una posizione forte in seguito al taglio di numerose corse dei traghetti da parte delle compagnie private che stanno creando gravi disagi ai residenti dell’isola e ai lavoratori pendolari che ogni giorno prestano servizio all’Elba. È quanto organizza il sindacato Cgil dell’isola d’Elba per il prossimo 2 dicembre a Portoferraio. 

La protesta

L’iniziativa si terrà dalle ore 11 alle 13 presso il molo Onorato. «Da una parte - spiegano dal sindacato Cgil - gli inaccettabili tagli di corse effettuati da Moby e Blu Navy, dall’altra l’incertezza per il nuovo bando relativo al trasporto marittimo che tarda ad arrivare stanno generando grande preoccupazione per il futuro della continuità territoriale dell’intero arcipelago. Chiediamo maggiore responsabilità sociale alle compagnie di navigazione ma anche risposte concrete alla Regione Toscana. Invitiamo pertanto l’intera comunità e le istituzioni locali a supportare il presidio». Secondo il sindacato Cgil «nessuna logica di mercato può giustificare un peggioramento della qualità dei collegamenti marittimi, peggioramento che rischia di ledere diritti fondamentali quali il diritto alla sanità, all’istruzione e al lavoro».

Lo scenario

Nelle ore scorse sono stati pubblicati con un’ordinanza dell’Autorità di sistema portuale i nuovi orari del servizio di collegamento marittimo tra i porti di Piombino e Portoferraio. Orari che sono il frutto degli incontri che i sindaci dell’Elba hanno avuto con la Regione Toscana e con le proprietà delle compagnie di navigazione. Sono stati ritoccati alcuni orari delle partenze da Piombino e da Portoferraio, in modo da provare a ridurre i disagi legati alla riduzione delle corse. Un tentativo riuscito solo in parte, basti osservare i "buchi" di tre ore negli orari serali nelle partenze sia da Piombino, sia da Portoferraio. Del resto la riduzione delle corse non è stata in alcun modo modificata in seguito al confronto aperto nei giorni scorsi. Moby resta con una sola coppia di corse, Blu Navy viaggia con quattro coppie di corse. L’unica compagnia che rispetta la programmazione originaria è la Toremar con otto coppie di corse. Il rinforzo di altre due coppie di corse annunciato dall’assessore regionale Baccelli non si è ancora concretizzato e probabilmente sarà contestuale al rinnovo con atto d’obbligo del servizio attuato dall’ex compagnia pubblica. Nel frattempo la pubblicazione del bando per l’affidamento del servizio di continuità territoriale per i prossimi anni è andata in stand-by dopo che l’Autorità di regolamentazione dei trasporti ha dato un parere negativo all’ipotesi di un bando unico per tutte le linee di navigazione tra il continente e le isole dell’arcipelago toscano.

Sinistra Italiana aderisce

Sinistra Italiana Isola d’Elba aderisce e invita a partecipare al presidio indetto dalla Cgil Elba. «Sarà l’occasione - spiegano dal partito - per richiamare Regione e Governo a garantire agli isolani il diritto a collegamenti sicuri e puntuali e a navi moderne e non inquinanti, all’altezza degli standard europei. Sinistra Italiana è al fianco dei lavoratori e dei cittadini che chiedono di non ricadere negli errori di una privatizzazione di un servizio pubblico essenziale che ha portato solo a disservizi e dato agli armatori la possibilità di ricattare le istituzioni pubbliche che li finanziano con la continuità territoriale. Il nuovo bando deve rappresentare un cambiamento di passo e di prospettiva rispetto all’attuale situazione e andrà costruito con proposte serie e sostenibili da concertare insieme agli isolani e che mettano al centro la qualità della vita e del lavoro e non il profitto estivo».

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