Stagione venatoria, a Suvereto primo gheppio ucciso con una fucilata nella preapertura
Wwf: «Regalo ai cacciatori e danni alla fauna»
SUVERETO. Né storno, tortora dal collare orientale o piccione, ma un gheppio, il primo della stagione ’24-’25 centrato con una fucilata. Chi lo ha trovato, ferito, lunedì, ha subito chiamato il numero d’emergenza del Cruma Lipu (0586 400226) e il volontario è andato a recuperarlo. Il viaggio a Livorno. Ma, come avrebbero rilevato le radiografie, i pallini avevano già danneggiato parti vitali del piccolo rapace che è morto dopo poche ore dall’arrivo.
Prima giornata di apertura di caccia e ci ha rimesso il gheppio in volo, sorvolando campi e cercando un rifugio tra gli alberi a Suvereto. Rapace protetto dalla legge.
Stavolta , questo suo volo, è stato l’ultimo.
Ci sono persone, come chi ha cercato di soccorrerlo, il gheppio, che vivendo nelle aree periferiche dei paesi lamentano di «sentirsi come in guerra – si racconta – per i colpi di fucile da quando comincia la stagione di caccia e tutti i giorni consentiti da prima dell’alba fino a gennaio. Con i pallini che arrivano a colpire gli scuri delle finestre». Capita in Val di Cornia e pure a Piombino soprattutto ai Diaccioni per quelli che risiedono sul confine con il Promontorio. Le associazioni ambientaliste e animaliste, dal canto loro, puntano in modo più preciso. «Quanto successo a Suvereto non è un caso – se ne fa portavoce Stefano Gualerci, Wwf Livorno – La preapertura della caccia, è un regalo inutile verso il mondo venatorio e dannoso per la fauna. Soprattutto in area mediterranea, questo è ancora un periodo caratterizzato da piccoli in fase di crescita e vede la presenza di specie migratorie colpite dai cacciatori in periodo per loro di forte stress, in vista del lungo viaggio. Inoltre siamo sempre in stagione turistica , e con una crisi idrica notevole – prosegue – , che rende il tutto anche un po' vigliacco, nei confronti delle specie cacciabili».
«Insistiamo sul fatto che le pre aperture – dice ancora Stefano Gualerci – debbano essere abolite, tolte una volta per tutte dai calendari venatori. Sottolineiamo anche l'assenza di confronto della regione Toscana, in fase di stesura del calendario venatorio, con le associazioni ambientaliste. Attenzione invece concessa al mondo delle associazioni venatorie. Preapertura primo e otto settembre dunque? – conclude – Grave danno a fauna selvatica rischio di illeciti sul campo: appello alle forze di vigilanza perché siano rispettati i limiti delle poche specie cacciabili e con numero massimo di abbattimenti».
