Il Tirreno

Il racconto

Fiamme sul traghetto della Moby Bastia a Piombino: l'allarme e la ricostruzione

di Gabriele Buffoni
Il traghetto nel porto di Piombino e il punto da cui sarebbe partito il rogo
Il traghetto nel porto di Piombino e il punto da cui sarebbe partito il rogo

L’episodio è solo l’ultimo di una serie di guasti e imprevisti a cui la compagnia ha dovuto far fronte negli ultimi giorni

11 gennaio 2024
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PIOMBINO. Attimi di paura nel porto di Piombino. Giovedì 11 gennaio è scattato l’allarme antincendio a bordo della Moby Bastia: un rogo che si è sviluppato nella sala macchine del traghetto, ormeggiato al molo Trieste del porto, e che fortunatamente è stato contenuto prima dalla squadra antincendio del personale di bordo e poi dai vigili del fuoco intervenuti in seguito all’allerta. Sviluppando però un denso fumo nero nei locali interni della nave dovuto ai materiali bruciati.
La ricostruzione
Le cause scatenanti dell’incendio - attorno alle 7 del mattino - sono ancora tutte da accertare. In base ai primi rilievi effettuati proprio dai vigili del fuoco, di sicuro le fiamme sono partite da uno dei tre generatori che garantiscono l’alimentazione elettrica all’intera nave. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, il generatore in questione avrebbe subito una piccola perdita di gasolio che, a causa delle alte temperature e a contatto con parti dell’impianto particolarmente calde, si sarebbe incendiato dando origine al rogo. Ma i vigili del fuoco non escludono nemmeno l’ipotesi di un più banale cortocircuito, avallata anche dalla stessa compagnia armatrice.

I membri dell'equipaggio

Quel che è certo è che nessuno dei 12 membri dell’equipaggio è rimasto ferito o intossicato: gli stessi due macchinisti che si trovavano in sala macchine al momento dello scoppio dell’incendio hanno indossato prontamente l’equipaggiamento protettivo e avviato la procedura di contenimento del rogo in attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco. Domato definitivamente poco prima delle 8 di ieri mattina. A bordo del traghetto non c’era nessun altro: la nave risulta infatti essere “fuori linea” e destinata soltanto a tratte saltuarie, tanto che ieri aveva in programma di rimanere in porto per l’intera giornata.
Una serie di guasti
L’episodio di giovedì 11 gennaio è solo l’ultimo di una serie di guasti e imprevisti a cui la compagnia Moby ha dovuto far fronte negli ultimi giorni: prima il caos alla biglietteria di Portoferraio in seguito al contestato protocollo di vendita ritardata dei biglietti in seguito al rischio di mareggiate, quindi il guasto al motore della Moby Baby Two al largo di Palmaiola durante la traversata dall’Elba a Piombino.

Parla l'azienda

«Stiamo procedendo a tutti i controlli necessari per garantire la sicurezza dei nostri traghetti – spiegano dalla compagnia armatrice – il periodo invernale ben si presta a questo genere di controlli e manutenzioni più approfondite e, anche a fronte dei guasti che si sono manifestati negli ultimi giorni, stiamo procedendo alle riparazioni necessarie». Non a caso la Moby Baby Two – che mercoledì 10 gennaio  è stata trainata all’interno del porto di Piombino da un rimorchiatore in seguito all’avaria di uno dei due motori che garantiscono la piena propulsione del traghetto – è rimasta per tutta la giornata dell'11 gennaio “fuori servizio” e ormeggiata al molo Pecoraro. «Stiamo proseguendo con le riparazioni al motore – spiegano da Moby – il danno si è rivelato più complesso del previsto e si sta procedendo alla sua risoluzione». Fatto sta che sia la tratta prevista alle 8 sia quella delle 12,30 di giovedì 11 gennaio sono state cancellate. Dopo un pomeriggio di lavori in banchina, il traghetto è tornato in servizio solo nella serata di  giovedì 11 gennaio riprendendo il normale servizio a partire dalla tratta in calendario alle 20,30.

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