Stop ai traghetti per il vento. È la terza volta in dieci giorni
Ieri la giornata nera: partita da Piombino solo l’Oglasa (Toremar) alle 6,46. Il pronto soccorso di Portoferraio garantito da personale di altri reparti
PORTOFERRAIO. Per la terza volta in soli dieci giorni i collegamenti via mare tra il continente e l’isola sono stati interrotti dal maltempo. Ieri è stata infatti l’ennesima giornata da bollino nero. Il forte vento che ha fatto scattare l’allerta meteo di grado arancione fino alle 23,59 di ieri – allerta che proseguirà anche nella giornata di oggi, per quanto di codice giallo – ha infatti creato numerosi problemi ai traghetti, rimasti bloccati alle rispettive banchine del porto di Piombino.
L’unica nave a partire è stata la Toremar Oglasa delle 6,46. Dopodiché tutte le altre tratte da e per l’isola sono state cancellate per il rischio dettato proprio dalla burrasca: a decidere sono stati i singoli comandanti delle imbarcazioni, che non se la sono comprensibilmente sentita di mettersi in mare con un vento di scirocco che – secondo quanto riportato dalla capitaneria di porto di Piombino – ha spirato con una velocità media di circa 30 nodi (con picchi dunque anche molto superiori). E che non è mai calato in tutta la giornata: vana infatti la speranza degli addetti ai lavori che nel pomeriggio o in serata la situazione potesse migliorare.
In altre occasioni infatti negli ultimi giorni il maltempo aveva provocato disagi pesanti ai collegamenti da e per l’isola d’Elba. La prima volta è stata il 20 ottobre, con un vento simile a quello registrato ieri che però stemperò la sua intensità con il passare delle ore già nel primo pomeriggio arrivando a normalizzarsi nella serata: non solo partì il traghetto mattutino dei pendolari ma fu garantito anche il loro ritorno a casa. Pochi giorni più tardi, il 24 ottobre, un nuovo vento di scirocco aveva generato un’altra giornata di collegamenti ridotti a singhiozzo: anche in quel caso però furono diverse le navi che furono in grado di fornire il servizio.
L’allerta meteo annunciata in tempo dalla Regione ha però permesso di ridurre un poco i disagi: la chiusura delle scuole elbane e piombinesi ha evitato agli insegnanti pendolari di attendere invano al porto. Mentre l’ospedale di Portoferraio non ha avuto sofferenze di rilievo nel proprio organico «attivando il protocollo interno predisposto in questi casi – spiega il direttore del presidio Luigi Genghi – con cui si garantisce il pronto soccorso con l’aiuto di medici e infermieri anche da altri reparti. Mentre per la notte abbiamo allertato il medico chirurgo di guardia e attivato il servizio di foresteria per chi è dovuto rimanere sull’isola». In serata il sindaco di Portoferraio Angelo Zini ha interessato l’Autorità portuale di Piombino e la direzione aziendale di Moby-Toremar per garantire ai cittadini elbani fermi a Piombino di affrontare la notte: la stazione marittima è rimasta così aperta tutta la notte, con presenza di sorveglianza notturna e di servizi igienici, mentre l’orario dei servizi di ristorazione è stato prolungato.