Il Tirreno

PIOMBINO. Due grandi cartelloni a bordo della strada percorsa da chi si reca all’ospedale di Villamarina. Non ci sarebbe niente di male, se non fosse per i contenuti. Il tema è quello della campagna di vaccinazione contro il Covid 19 e i contenuti fanno discutere. Perché, di fatto riprendono alcuni temi cari alla campagna no vax, alimentando sospetti – ad esempio – su correlazioni tra la somministrazione delle dosi e il manifestarsi di malori improvvisi e fatali.

I cartelloni installati lungo via della Pace portano la firma del comitato Liberi Insieme per la salute, uno dei quattro comitati che sono da mesi in campo contro il progetto del rigassificatore. Già in passato il comitato era finito al centro delle polemiche, sempre per dei manifesti affissi dalla società incaricata dal Comune. Un esempio? Il grande manifesto contro l’arrivo della nave Golar Tundra affisso nello spazio di via Felice Cavallotti, al confine tra la città e l’area della fabbrica e sulla via verso il porto, con il quale si parlava di inganno e venivano sovrapposte le vicende del rigassificatore e della campagna vaccinale. Anche in quell’occasione l’iniziativa del comitato fu criticata molto sui social e non solo. Il deputato del Pd Marco Simiani arrivò a chiedere al questore la rimozione del manifesto. Una situazione che in queste ore si è ripetuta.

Stavolta il rigassificatore non c’entra ma il tema è tornato quello dei vaccini e della tanto evocata “dittatura sanitaria”. A questo punto c’è chi si chiede se sia opportuno che la società pubblica, che agisce per conto del Comune, nel campo delle affissioni accetti di installare manifesti con tali contenuti.