Il Tirreno

Il futuro

Itticoltura: progetto da 70mila euro per stimare l’impatto ambientale

Itticoltura: progetto da 70mila euro per stimare l’impatto ambientale

Chiesti fondi regionali: «Ci sarà utile per programmare gli interventi futuri»

31 gennaio 2023
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PIOMBINO. Una fotografia complessiva della situazione attuale delle aree dei campi a mare di itticoltura e delle aree adiacenti. Per comprendere l’impatto ambientale delle aziende del territorio piombinese, le possibilità di intervento per ridurlo o anche l’opportunità di ampliare le zone dedicate al settore agro-ittico per coinvolgere nuove aziende e diversificarne la produzione.
È questo l’obiettivo del progetto per il quale il Comune di Piombino ha chiesto alla Regione Toscana un finanziamento di 70mila euro. Fondi da reperire all’interno di un precedente finanziamento – pari a 240mila euro – assegnato dal governo regionale al Comune di Follonica come ente capofila del Flag “Golfo degli Etruschi”: acronimo di Fisheries Local Action Group (ovvero Gruppo di Azione Locale nel Settore della Pesca e Acquacoltura) , il Flag è un’associazione di pescatori e allevatori formatasi per coordinare, migliorare e promuovere attività di pesca e acquacoltura del Golfo di Follonica e dell’Isola di Capraia. E che comprende, tra i propri soci, proprio i quattro Comuni (Follonica, Piombino, Scarlino e Capraia) bagnati da questo tratto di mare.
Il finanziamento assegnato dalla Regione al Flag è dedicato a progetti mirati a favorire un’acquacoltura sostenibile sotto il profilo ambientale. «Per questo – spiega l’assessora all’economia di Piombino Sabrina Nigro – abbiamo ritenuto opportuno partecipare per finanziare uno studio che ci permetta di avere il quadro più preciso e attuale del mare in cui operano le nostre imprese. Si tratta di una “fotografia” complessiva, diversa dagli studi fatti singolarmente dalle aziende del settore. Un punto di partenza per programmare anche futuri interventi e che è utile anche alle stesse imprese: non è un caso – spiega – che tutte abbiano condiviso questo piano»
Lo scopo ultimo, come detto, sarà quello di valutare l’impatto ambientale. «Se ci verranno accordati questi fondi – dichiara Nigro – coinvolgeremo università e dipartimenti specialistici. Questo progetto è un’opportunità sia per pianificare una politica di riduzione dell’impatto ambientale a tutela delle aziende sia per scoprire aree senza criticità e dunque utilizzabili per nuovi allevamenti». 

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