Amianto, infiltrazioni e degrado al Foresi

di Stefano Bramanti
L'ingresso del Foresi al Grigolo
L'ingresso del Foresi al Grigolo

Il preside Fazio lancia l’allarme: «Non bastano gli interventi tampone, la situazione strutturale non è più tollerabile»

15 novembre 2015
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PORTOFERRAIO. «Ci vuole una sede scolastica nuova». Enzo Giorgio Fazio, dirigente scolastico, gestisce 1150 alunni tra la reggenza dell’Isis Foresi e il comprensivo di Marina di Campo, dove è titolare. Ma oltre a tale gravoso compito affronta un problema purtroppo noto: l’edificio del Grigolo di Portoferraio, sede dei licei, ha crepe e infiltrazioni di acqua piovana nei soffitti, che poi entrano anche dalle finestre malridotte delle aule; il complesso è tutto da ristrutturare o ce ne vuole uno nuovo. Gli studenti liceali e il personale scolastico hanno diritto ad una sede adeguata, un ambiente di studio e di lavoro idoneo e sano. E c’è da far verificare le condizioni del vicino tetto in eternit della Lega navale, posto sotto le finestre delle classi che si affacciano sul mare.

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«Con una lettera, ho chiesto all’associazione di provvedere – ci dice il preside Fazio – l’amianto tende a sfaldarsi nel tempo rilasciando in aria fibre. Voglio assicurarmi che i ragazzi non corrano rischi. Ma se non sarà possibile una ristrutturazione ci vuole una scuola nuova. In Comune si parla di una realizzazione a San Giovanni, mentre i progetto delle Ghiaie pare un discorso chiuso». Anche la stanza del dirigente scolastico mostra i segni del degrado, comune a tante classi e altri ambienti: la porta d’accesso ha la vernice screpolata, crepe alle pareti e i soffitti sono colpiti da infrazioni. «Non servono interventi tampone – ribadisce – i miei precedessori hanno fatto eseguire molti lavori ma il deterioramento prosegue. Una situazione strutturale non più tollerabile. I ragazzi e le loro famiglie hanno diritto a tutt’altro. Per l’altra sede distaccata di Salita Napoleone il discorso è analogo».
Note positive, tuttavia, ci sono, a sentire il preside.

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«Vedo positività negli alunni e nel personale scolastico, tutti danno il massimo nonostante tali mancanze, ma giustamente i genitori si lamentano – spiega il dirigente scolastico – abbiamo un nuovo sito internet dell'istituto, visibile a breve, e nel secondo quadrimestre useremo il registro elettronico. Abbiamo anche installato dei monitor negli edifici che segnalano i progetti e le attività in corso. Ad esempio i collegamenti web del corso alberghiero portoferraiese con quello di Montecatini, progetti come “Guida sicura” e “Le sentinelle della legalità". Sto incontrando i ragazzi eletti negli organi collegiali al fine di promuovere il confronto sui temi fondamentali per il nostro istituto ed ho proposto un incontro mensile con i rappresentanti di tutti gli istituti superiori per coordinare le attività».

Tutto questo, tuttavia, deve fare i conti con limiti strutturali evidenti. «C’è bisogno di laboratori nuovi: quelli di fisica e di chimica presenti al Grigolo sono ormai tanto obsoleti da essere inutilizzabili, mentre all'Ipsia Brignetti di Concia di Terra saranno attivati i laboratori di meccanica, fisica e tecnologia entro un mese – spiega Fazio – E’ importante, inoltre, migliorare la comunicazione interna vista la distribuzione dei vari corsi su tre sedi, con le conseguenti difficoltà anche a predisporre l’orario dei docenti».

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Gli organici. E in fatto di organici? «Il pendolarismo – riferisce Fazio – si fa sentire, l’Elba è sede disagiata. Ora c’è la fase finale delle nomine e l’organico potenziato risolverà via via le coperture delle cattedre».
Le graduatorie si sono esaurite e il dirigente ha attinto anche dal Centro per l'impiego, assumendo come supplenti degli esperti nelle materie di meccanica, informatica ma anche matematica, fisica e greco.

«Abbiamo supplenti che vengono da Puglia e Calabria – evidenzia – e purtroppo la segreteria è stata ridotta da sei a quattro addetti e ciò non aiuta. Bisogna anche migliorare la coesione del corpo docente dei licei con quelli del Brignetti e viceversa, ci vuole maggiore armonia professionale». Il capo d'istituto ha proposto ai colleghi dirigenti, alle forze politiche e alle associazioni, di creare un progetto “Scuola dell'Elba”, vista la peculiarità del territorio, al fine di garantire omogeneità di offerte formative tra i vari plessi. «La legge 107 avviata – conclude – non potrà che portare benefici didattici e stabilità di organi per un triennio, e pure incentivi economici. A Marina di Campo, al Comprensivo Giusti, la situazione è più tranquilla: una scuola più piccola con ottimi collaboratori che lavorano insieme da tempo e genitori sempre presenti, attivi e disponibili. Posso rilevare come unica criticità l’elevato turn over del corpo docente alla scuola media».
 

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