Il Tirreno

Amianto, infiltrazioni e degrado al Foresi

di Stefano Bramanti
L'ingresso del Foresi al Grigolo
L'ingresso del Foresi al Grigolo

Il preside Fazio lancia l’allarme: «Non bastano gli interventi tampone, la situazione strutturale non è più tollerabile»

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PORTOFERRAIO. «Ci vuole una sede scolastica nuova». Enzo Giorgio Fazio, dirigente scolastico, gestisce 1150 alunni tra la reggenza dell’Isis Foresi e il comprensivo di Marina di Campo, dove è titolare. Ma oltre a tale gravoso compito affronta un problema purtroppo noto: l’edificio del Grigolo di Portoferraio, sede dei licei, ha crepe e infiltrazioni di acqua piovana nei soffitti, che poi entrano anche dalle finestre malridotte delle aule; il complesso è tutto da ristrutturare o ce ne vuole uno nuovo. Gli studenti liceali e il personale scolastico hanno diritto ad una sede adeguata, un ambiente di studio e di lavoro idoneo e sano. E c’è da far verificare le condizioni del vicino tetto in eternit della Lega navale, posto sotto le finestre delle classi che si affacciano sul mare.

«Con una lettera, ho chiesto all’associazione di provvedere – ci dice il preside Fazio – l’amianto tende a sfaldarsi nel tempo rilasciando in aria fibre. Voglio assicurarmi che i ragazzi non corrano rischi. Ma se non sarà possibile una ristrutturazione ci vuole una scuola nuova. In Comune si parla di una realizzazione a San Giovanni, mentre i progetto delle Ghiaie pare un discorso chiuso». Anche la stanza del dirigente scolastico mostra i segni del degrado, comune a tante classi e altri ambienti: la porta d’accesso ha la vernice screpolata, crepe alle pareti e i soffitti sono colpiti da infrazioni. «Non servono interventi tampone – ribadisce – i miei precedessori hanno fatto eseguire molti lavori ma il deterioramento prosegue. Una situazione strutturale non più tollerabile. I ragazzi e le loro famiglie hanno diritto a tutt’altro. Per l’altra sede distaccata di Salita Napoleone il discorso è analogo».
Note positive, tuttavia, ci sono, a sentire il preside.

«Vedo positività negli alunni e nel personale scolastico, tutti danno il massimo nonostante tali mancanze, ma giustamente i genitori si lamentano – spiega il dirigente scolastico – abbiamo un nuovo sito internet dell'istituto, visibile a breve, e nel secondo quadrimestre useremo il registro elettronico. Abbiamo anche installato dei monitor negli edifici che segnalano i progetti e le attività in corso. Ad esempio i collegamenti web del corso alberghiero portoferraiese con quello di Montecatini, progetti come “Guida sicura” e “Le sentinelle della legalità". Sto incontrando i ragazzi eletti negli organi collegiali al fine di promuovere il confronto sui temi fondamentali per il nostro istituto ed ho proposto un incontro mensile con i rappresentanti di tutti gli istituti superiori per coordinare le attività».

Tutto questo, tuttavia, deve fare i conti con limiti strutturali evidenti. «C’è bisogno di laboratori nuovi: quelli di fisica e di chimica presenti al Grigolo sono ormai tanto obsoleti da essere inutilizzabili, mentre all'Ipsia Brignetti di Concia di Terra saranno attivati i laboratori di meccanica, fisica e tecnologia entro un mese – spiega Fazio – E’ importante, inoltre, migliorare la comunicazione interna vista la distribuzione dei vari corsi su tre sedi, con le conseguenti difficoltà anche a predisporre l’orario dei docenti».

Gli organici. E in fatto di organici? «Il pendolarismo – riferisce Fazio – si fa sentire, l’Elba è sede disagiata. Ora c’è la fase finale delle nomine e l’organico potenziato risolverà via via le coperture delle cattedre».
Le graduatorie si sono esaurite e il dirigente ha attinto anche dal Centro per l'impiego, assumendo come supplenti degli esperti nelle materie di meccanica, informatica ma anche matematica, fisica e greco.

«Abbiamo supplenti che vengono da Puglia e Calabria – evidenzia – e purtroppo la segreteria è stata ridotta da sei a quattro addetti e ciò non aiuta. Bisogna anche migliorare la coesione del corpo docente dei licei con quelli del Brignetti e viceversa, ci vuole maggiore armonia professionale». Il capo d'istituto ha proposto ai colleghi dirigenti, alle forze politiche e alle associazioni, di creare un progetto “Scuola dell'Elba”, vista la peculiarità del territorio, al fine di garantire omogeneità di offerte formative tra i vari plessi. «La legge 107 avviata – conclude – non potrà che portare benefici didattici e stabilità di organi per un triennio, e pure incentivi economici. A Marina di Campo, al Comprensivo Giusti, la situazione è più tranquilla: una scuola più piccola con ottimi collaboratori che lavorano insieme da tempo e genitori sempre presenti, attivi e disponibili. Posso rilevare come unica criticità l’elevato turn over del corpo docente alla scuola media».