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Aukstikalnis e Boni, l’incontro del destino tra la nuova stella degli Herons e “Mitraglia”

di Lorenzo Carducci
Aukstikalnis e Boni, l’incontro del destino tra la nuova stella degli Herons e “Mitraglia”

Il siparietto in aeroporto a Kaunas come buon auspicio per la Fabo, che si gode il suo asso lituano. SuperMario lo elogia: «Mi ha fatto un’ottima impressione, è la punta di diamante di un roster costruito per vincere»

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MONTECATINI. "Lukas! ". Aeroporto di Kaunas (Lituania), domenica pomeriggio. Il cestista lituano Lukas Aukstikalnis, mvp dell’ultima stagione di serie B Nazionale, sta per salire con la fidanzata sul volo per Pisa, dov’è atteso da una delegazione degli Herons Montecatini, la sua nuova squadra, e da alcuni tifosi. A chiamarlo è un signore alto e brizzolato sulla sessantina che sta per prendere il solito volo, sulla via di casa dopo un tour vacanziero nei Paesi baltici, passando per una cena a Riga col ct della Lettonia Luca Banchi. È Mario Boni, non solo leggenda degli stessi colori rossoblù che il quasi (ora neo) 30enne Aukstikalnis sta per indossare e ambasciatore ufficiale Herons, ma anche tra i campioni più amati di sempre a Roseto, la piazza che "Auk" ha appena riportato in A2 e che in qualche modo lo aveva già connesso a "Mitraglia".

Per tutti questi motivi, non ultimo il dna da tiratori purosangue comune a entrambi, sembra un incontro pianificato da uno sceneggiatore fatalista e geniale, invece è un caso. O un segno del destino, che spesso viaggia in treno assieme alla storia ma a volte prende anche l’aereo. Difficile immaginare una coincidenza più propiziatoria di questa per gli aironi e per la loro nuova stella, subito apprezzato per professionalità e intelligenza da staff e compagni al suo arrivo in concordato ritardo di qualche giorno dall’inizio della preparazione. «Ero in aeroporto che bevevo un caffè e l’ho visto, l’ho chiamato e ci siamo messi a parlare, poi ci siamo fatti la foto - racconta il siparietto Boni - È stato un episodio simpatico: Lukas mi ha fatto un’ottima impressione, un ragazzo per bene e professionale. Dal punto di vista tecnico che dire, è un ottimo giocatore, credo sia stato un gran colpo per gli Herons. Mi piace molto perché ha un tiro devastante, anche sotto pressione, e tira alto sopra la testa, difficile da marcare. E poi è bravo senza palla».

Insomma, quell’asso che certifica le ambizioni con la A(2) maiuscola di una Fabo gourmet tra tradizione e innovazione. «L’anno scorso misi La T Gema in pole - continua Super Mario - mi piace tantissimo anche quest’anno e come vice allenatore c’è il mio amico Nick (Andrea Niccolai, nda) ma stavolta metto un pelo prima Herons, una squadra costruita per vincere e fatta secondo le idee di coach Barsotti. Hanno fatto all in, non solo con Aukstikalnis ma anche i vari Ricci, Rossi, Giombini, Chinellato. Sono molto contento che le due squadre termali siano ancora una volta tra le migliori, sulla carta. La Supercoppa (13 e 14 settembre a Ravenna) darà indicazioni importanti». Il primo test amichevole per capitan Natali e compagni sarà il 27 agosto con Quarrata. Nel frattempo è cambiato uno dei due volti "under" dell’organico. Dopo l’addio di Simone Bertini per motivi personali, la Fabo ha ingaggiato Matteo Antonelli, play-guardia del 2006 e scuola Basket Roma, anche lui arrivato in gruppo lunedì.

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