Herons attende Desio per difendere il primato
Tanti gli elementi da tenere d’occhio, a partire da Sodero
MONTECATINI. Quando giochi contro una squadra con caratteristiche agli antipodi rispetto alle tue sei consapevole dei vantaggi e degli svantaggi che puoi avere, affrontare chi ti somiglia invece può disorientarti. E l’Aurora Desio, di scena oggi al Palaterme alle 18, ospite della cocapolista Fabo Herons (in condominio con la Pielle Livorno) per la decima giornata di serie B Nazionale, è l’equipe che in tutto il girone A si avvicina forse di più al credo barsottiano: lunghi perimetrali, attacco in velocità, profondità delle rotazioni, distribuzione delle responsabilità. Non per caso tra i “senatori” c’è Gabriele Giarelli, ala classe ’93 sbocciata a Montecatini tra giovanili e prima squadra, dal 2012 al 2014 sotto l’ala proprio del coach degli aironi, che poi lo ha rivoluto con sé anche a San Miniato nel 2016-17.
La Rimadesio guidata da Edoardo Gallazzi – che ha chiuso la carriera proprio a Desio in B due anni fa – è nel gruppo degli ultimi posti playoff a quota 10 punti, 4 in meno dei rossoblù, con un bilancio di 5 vinte e 4 perse. Osservato numero uno è Guglielmo Sodero, guardia ex Piombino esperta e di talento, nonché primo esterno per falli subiti del girone: più di 6 a partita. Come lui ha trascorsi in A2 anche il lungo dalla mano morbida Giacomo Maspero, mentre con l’assenza di capitan Mazzoleni, fermato da un problema muscolare e sostituito dall’ex Pistoia Caglio, ci sarà ancora più spazio per “Giare”. In regia il tandem tra il gioiellino del 2004 Valsecchi e il cambio di garra Tornari, senza dimenticare la classe di Baldini e la quantità del 2 metri lettone Klanskis.
«Desio è una squadra forte – il commento del tecnico dei termali Federico Barsotti – l’anno scorso arrivò quarta lottando fino a gara 5 ai playoff con la Libertas e quest’anno ha fatto innesti importanti. Si trovano a memoria e giocano di energia come noi, con un tasso di talento molto alto, mentre in difesa non essendo molto atletici sono più contenitivi. Da fuori sembra un gruppo molto unito, che ha un vissuto. Io ho il privilegio di allenare ragazzi con grande passione e loro hanno il nostro stesso attaccamento, una cosa da non sottovalutare».
Per la Fabo, determinata a mantenersi ai piani alti, resta fondamentale conservare l’inviolabilità del Palaterme. «Vincere in casa dopo averlo fatto ad Avellino (e ancora prima con Omegna nda) ci darebbe continuità – riprende Barsotti – muovendo la classifica. Spero che il pubblico sarà numeroso, i ragazzi sentono molto la sua spinta».