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Sicurezza

Lite finita nel sangue in centro a Montecatini. Altri due arresti della polizia

di Luca Signorini
Lite finita nel sangue in centro a Montecatini. Altri due arresti della polizia

Una seconda vittima accoltellata al volto nell’aggressione del 7 ottobre scorso

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Montecatini Ci sono altri due arresti operati dalla polizia cittadina nell’ambito della rissa del 7 ottobre scorso avvenuta in una manciata di minuti intorno alle 23.30 in pieno centro, un episodio che ha destato scalpore in città e che ha fatto di nuovo emergere il dibattito sulla sicurezza. In manette sono finiti due ventenni di origine tunisina, entrambi senza fissa dimora e già conosciuti alle forze dell’ordine per svariati reati: secondo l’accusa, avrebbero accoltellato per futili motivi un coetaneo di nazionalità pakistana residente a Roma, che si trovava a Montecatini per motivi di lavoro. La vittima sarebbe stata raggiunta da un fendente in pieno volto, che gli avrebbe provocato una seria lacerazione in viso.

Per questo gli aggressori si trovano ora in custodia cautelare in carcere - una misura applicata su ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pistoia - per i reati di lesioni personali aggravate e deformazioni dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, un’aggravante riconosciuta dal Codice penale (articolo 583 quinquies).

Dopo la brutale rissa di oltre due mesi fa, il lavoro degli uomini del commissariato di viale Adua - diretto dal vicequestore aggiunto Andrea Natale - non si è mai fermato con l’obiettivo di fare piena luce su quanto successo. La sera stessa del fatto di sangue, i primi due aggressori sono stati subito fermati e individuati così come la prima vittima (un altro cittadino pakistano), che si era rifugiata tra i dehors di alcune attività commerciali tra piazza del Popolo e via don Minzoni nel tentativo di sfuggire, senza riuscirci, ai suoi aguzzini, che avevano fatto in tempo a colpirlo ripetutamente con calci e pugni e ad accoltellarlo, per fortuna in maniera non grave.

Ma il trambusto e le urla dei passanti non erano passate inosservate, e così la libertà dei due violenti era durata lo spazio di pochi minuti grazie al rapido intervento della polizia. Per loro infatti sono scattate subito le manette con l’accusa di tentato omicidio e la custodia cautelare in carcere. Una scena tra l’altro ripresa dalle numerose telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, che non lasciavano spazio a dubbi.

Quello che al momento non era noto, però, è il fatto che nell’ambito della stessa furiosa lite fosse avvenuta una seconda e distinta aggressione sempre con l’uso di armi bianche. Protagonisti altri due tunisini e un secondo pakistano (che si era rifugiato in un luogo nascosto, e così era sfuggito in un primo momento a investigatori e soccorritori), amico e sodale della prima vittima, entrambi a Montecatini a lavorare. I poliziotti del commissariato sono venuti a conoscenza della circostanza il giorno seguente. E si sono messi subito alla caccia dei malviventi. Tra testimonianze, le dichiarazioni della prima vittima e visione dei filmati girati dalle telecamere, gli agenti sono riusciti a rintracciare il secondo ferito e i suoi aggressori. In modo da assicurarli alla giustizia. l

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