Montecatini, sos sicurezza in via Manin. «Spaccio e degrado, aiutateci»
Tacchi (negozio R.Sub) elenca le situazioni critiche dell’isolato
Montecatini A oltre sei mesi dal rogo che ha incenerito due auto (rimosse definitivamente nelle scorse settimane) e annerito parte della facciata dello stabile ex Sip, in via Manin sono ancora visibili i resti carbonizzati dell’incendio (copertoni, fili, parti di carrozzeria), nel posteggio di fronte al Soccorso Pubblico che proprio l’associazione ha preso di recente in gestione. Questo scenario di degrado si aggiunge alle consuete situazioni critiche: dai bivacchi agli episodi di spaccio frequenti, dagli angoli non troppo nascosti ricettacolo di rifiuti (ci sono anche un paio di mezzi abbandonati) fino a chi trova rifugio durante la notte nel vecchio palazzo, trovando un tetto di fortuna sopra la testa.
Chi frequenta la zona ogni giorno torna a lanciare l’allarme, primo fra tutti Francesco Tacchi, che con la famiglia è proprietario del negozio R.Sub (che tra l’altro nel 2025 ha festeggiato 40 anni), rimasto l’ultimo baluardo in mezzo al guado, a un passo dalla stazione piccola del treno. «L’altra sera, appena uscito dal negozio, mi sono trovato faccia a faccia con un uomo molesto e in stato di alterazione, aveva intenzione di aggredirmi – racconta Tacchi – ho chiamato le forze dell’ordine e l’ho scampata. Ma è solo l’ultimo episodio del genere. All’ordine del giorno poi girano spacciatori e si vedono cessioni di droga».
L’isolato è dimenticato da tempo e non è una novità, «ma la situazione è addirittura peggiorata», ribadisce il commerciante. Polizia e carabinieri intervengono per quello che possono ma la repressione evidentemente non basta per riportare piena sicurezza e legalità, come dimostra la denuncia.
C’è poi appunto la “cattedrale” avvolta nell’incuria dell’ex Sip, l’abbandono in cui si trova è visto come una zona franca per balordi e sbandati. Insomma, da queste parti non c’è del buoncostume. E il rogo del maggio scorso non ha fatto altro che deteriorare un’immagine già prima pessima, dando la sensazione di un degrado ulteriore.
Il Soccorso Pubblico da primavera ha preso in gestione il parcheggio affacciato su via Manin, con l’intenzione di metterlo in sicurezza (chiudendolo con le sbarre) e ripulirlo, nell’ambito della ristrutturazione in corso alla sede. «Per ora lo spazio è pieno di vetri e bottiglie, è una latrina a cielo aperto – va avanti Tacchi – ci si radunano persone non certo raccomandabili dedite allo spaccio di droga e i loro clienti. La zona soprattutto la sera diventa pericolosa, ne siamo testimoni in prima persona». «Faccio un appello a tutti affinché si intervenga per arrestare questa situazione che sta diventando davvero insostenibile», conclude il commerciante di via Manin.
