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Nasce la nuova Pro Loco a Pescia. «Da noi idee per il futuro della città»

di Maria Salerno
Nasce la nuova Pro Loco a Pescia. «Da noi idee per il futuro della città»

La difesa del polo scolastico e dell’ospedale tra i principali obiettivi

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Pescia «Pescia ha bisogno di rimettere in circolo idee, relazioni e fiducia. La Pro loco nasce per stimolare un confronto aperto e costruttivo, e per contribuire, insieme a tutti, al rilancio del territorio». Con queste parole il presidente Gian Michele Mostardini ha esordito, nel salone delle feste del convento di Colleviti, dove venerdì si è svolta la presentazione ufficiale della nuova Pro Loco Pescia, nata come sviluppo del comitato cittadino “Il Palagio” per la riqualificazione del centro storico. È stata proprio l’assemblea generale del comitato a deliberare, la scorsa estate, la trasformazione dell’organizzazione in Pro Loco per uscire «dalle barriere del centro storico e andare a generare cose significative per il resto della città», aveva motivato allora il presidente.

Il comitato, infatti, si è rivelato uno strumento efficace fintanto che c’è stato da puntare il dito su situazioni che andavano prima ancora che risolte, monitorate, adesso si passa ad una fase più concreta. La nuova associazione è stata salutata da cittadini, associazioni, professionisti, operatori del territorio e rappresentanti delle istituzioni come l’inaugurazione di una sorta di new deal. Si è parlato senza mezzi termini del fatto che la città, già da diversi anni, attraversa una fase di stallo ed è necessario avviare una stagione di ascolto, progettualità e collaborazione concreta. Attraverso quali strumenti? Il coordinamento tra associazioni, la promozione culturale e turistica, le connessioni territoriali con l’esterno, ma soprattutto l’esigenza di ripensare con coraggio, slancio e competenza il tessuto urbano e di sviluppo della città nelle sue molteplici espressioni.

Mostardini si è poi soffermato sulla necessità di difendere in tutte le sue componenti e specificità il polo scolastico cittadino, una delle vere eccellenze del territorio. Negli interventi non è mancata una forte critica all'attuale situazione legata all'ospedale, che sta vivendo di fatto uno smantellamento progressivo, indipendentemente da interventi non organici ai quali si sta assistendo. Mostardini non ha mai risparmiato critiche alla politica degli ultimi anni, a cui a suo dire è mancata «una visione». «Si amministra quello che c’è da fare adesso, plaudendo all’asfaltatura della strada o alla sostituzione del lampione – aveva tra l’altro sottolineato in un’intervista al Tirreno lo scorso luglio – ma manca il poi, il futuro, forse perché si pensa che progettare il futuro non porti voti o perché le emergenze a Pescia sono talmente grandi da distogliere le forze politiche sia di maggioranza che di opposizione dal pensare e quindi dal progettare. Manca la lungimiranza. Nel passato esistevano sindaci che si imbarcavano in avventure delle quali non avrebbero mai visto la conclusione, ma era un lascito per il futuro, oltre che un orgoglio politico. Non si può gestire soltanto il contingente e l’emergenza, occorre gestire anche la progettualità e la Pro Loco, che vuol dire 'per il luogo', può rappresentare uno stimolo in questo senso. Vorremmo riuscire a vincolare, con qualche idea, le amministrazioni che si succederanno perché questo manca». l


 

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