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Calcio, fine corsa per il Montecatini (dopo 107 anni): niente iscrizione al campionato

di Roberto Grazzini

	Lo stadio del Montecatini
Lo stadio del Montecatini

Troppi debiti, la società biancoceleste fuori dalla Promozione

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MONTECATINI. Il vecchio diceva, guardando lontano …. immagina i frutti e immagina i fiori e pensa alle voci e pensa ai colori, e in questa pianura, fin dove si perde, crescevano gli alberi e il campo era verde” (cit Francesco Guccini ne il Vecchio ed il Bambino).

La visione post- apocalittica del sommo maestro di Pavana poco si distacca dalla realtà, osservando l’attuale scenario dello stadio Daniele Mariotti dove ai maestosi spogliatoi, in fase di rifinitura e al rifacimento - per ora - parziale del muro di recinzione, fanno da contraltare le arrugginite gigantesche torri per l’iilluminazione, inermi e immobili a terra e le sterpaglie che invadono ovunque quello che un tempo fu un manto fra i più belli e ben tenuti dell’intero Granducato.

Ciò fu possibile, grazie anche al certosino lavoro di figure leggendarie come Lio Biagini e Pietro Panelli, custodi e manutentori che vivevano in simbiosi con l’impianto. Guai solo pensare di sfiorare l’erba per grandi e piccini.

Tornando al mesto presente, tale “status” del tempio del football termale, che senz’altro alla fine dei numerosi interventi riacquisterà un po’ del fascino andato, riflette la, ahimè, conclamata e preannunciata scomparsa del Valdinievole Montecatini e dei suoi 107 di storia, fatta di imprese epiche con tanto di approdo e permanenza nel calcio professionistico, quanto di rovinose cadute come le diverse ripartenze dalla Terza categoria.

Ma stavolta non solo la squadra non si iscriverà al campionato di Promozione ma molto probabilmente non ripartirà neppure dall’ultimo gradino dei campionati della Figc, in virtù di una situazione debitoria tutta da decifrare e dal fatto che soldi non ce se nono in arrivo, Comune compreso. Rispondendo a un’interrogazione del consigliere Karim Toncelli nel corso del consiglio di lunedì sera la maggioranza ha in pratica fatto sapere di non avere margini di manovra. I ristori che il Comune ha previsto per le società sportive non potranno essere dati se la società non esisterà più, e i termini per l’iscrizione scadono il 18 luglio.

Nel corso di un percorso ultracentenario non sono stati moltissimi, avventurieri e speculatori a parte, coloro che con coraggio hanno preso a cuore le sorti del club dell’Airone, in una cittadina snob dove il calcio ha sempre avuto difficoltà ad attecchire, nonostante le promozioni in D nella primavera del 1974 e quindi quella nei professionisti tre stagioni dopo.

Sorse così, dal lato opposto della tribuna, l’imponente gradinata, strapiena per il derby con la Lucchese. In quegli anni la Nazionale militare arrivò alle Terme, (e perse) capitanata niente meno dal futuro Pablito Rossi, capocannoniere del Mundial. Poi i meravigliosi tempi della C2 e il lento declino fino al fallimento nella primavera del 1983 ed alla prima umiliante presenza in Terza Categoria.

A seguire, mezzo secolo fra il tanto tormento e la poca estasi. Rappresentata dalla breve gratificante esperienza in Quarta Serie. Stavolta c'è spazio solo per i titoli di coda.

Nessun lieto fine. Nessuna speranza. Tutto andrà nel dimenticatoio. O forse no. La chiusura la lasciamo di buovo al buon Guccini "Il bimbo ristette, lo sguardo era triste, e gli occhi guardavano cose mai viste. E poi disse al vecchio con voce sognante: "Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!".

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