Montecatini, screzi in maggioranza sulle agevolazioni Tari. Ripa e Magnani si astengono
La coalizione non vota compatta sulle risorse da assegnare per gli sconti in bolletta
Montecatini Il dato politico rilevante è arrivato lunedì sera 30 giugno alla fine delle due ore e mezzo di consiglio comunale. Lì per lì questione filata via senza strascichi con la seduta che si è sciolta priva di scossoni a conclusione degli argomenti all’ordine del giorno. Resta il fatto che due esponenti della maggioranza non hanno votato come i colleghi di coalizione sulle modifiche al regolamento per la disciplina della tassa sui rifiuti (Tari), che in sostanza riguardavano l’introduzione di un ulteriore fondo da 100mila euro per potenziare le agevolazioni in bolletta destinate alle famiglie in difficoltà.
Si sono astenuti il presidente del consiglio comunale Guido Ripa, della lista civica Per Montecatini Terme che esprime il sindaco, e il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Simone Magnani, che ha da sempre il tema rifiuti come cavallo di battaglia. La votazione è passata con solo otto voti favorevoli.
Si apprende che lo screzio nella coalizione sarebbe maturato sulla quantità di risorse da destinare agli sgravi, che secondo i due consiglieri “ribelli” potevano essere di più, allargando la platea dei beneficiari anche alle attività economiche cittadine e non solo alle utenze domestiche. Magnani e Ripa infatti nelle scorse settimane avrebbero lavorato per mettere sul piatto una cifra di 500mila euro, ricavandola dall’avanzo libero di bilancio che supera i 5 milioni (ne parliamo nell’articolo sotto). Soldi che potevano contribuire ad abbattere in misura maggiore - anche se non risolutiva - il Piano economico finanziario di Alia spa in riferimento a Montecatini, che ammonta a 9 milioni di euro per quest’anno, con un aumento medio del 7,8% in bolletta rispetto al 2024.
Manovra che evidentemente è stata bocciata, con il resto della maggioranza che ha tirato dritto per stanziare la quota di 100mila euro messa a verbale lunedì 30 giugno. Da qui l’astensione di Magnani e Ripa.
Ha spiegato l’assessore al bilancio Enrico Giannini: «Per l’applicazione dell’avanzo libero serve caratteristica di straordinarietà, per questo abbiamo inserito l’articolo 19 bis nel regolamento per la disciplina della Tari. Sono state introdotte in questo modo due nuove fasce di reddito per le agevolazioni, lasciando invariate le altre: i nuclei familiari che hanno un Isee fino a 9mila euro hanno diritto a uno sconto del 30%, i nuclei tra 9mila e 15mila euro uno sconto del 20%». Per Giannini «riteniamo che sia una misura forte che va a tutela della famiglie che si trovano in una difficile situazione economica, messaggio chiaro dell’amministrazione di intervenire nel modo più diffuso possibile sull’impatto della tariffa, in attesa del bonus nazionale dell’Arera».
Per rendere operative le nuove misure sono stati riaperti i termini fino al 31 agosto per ricevere le domande dei cittadini, che vedranno la prima riduzione applicata nella bolletta di dicembre. Per questo motivo la maggioranza è tornata compatta al voto sull’immediata eseguibilità della misura, che se non fosse passata avrebbe comportato un ostacolo burocratico agli uffici per predisporre il bando e avviare la procedura di concessione delle agevolazioni tariffarie. La vicenda però restituisce una differenza di vedute all’interno della maggioranza che ha il valore di un casus belli da non sottovalutare. l
© RIPRODUZIONE RISERVATA