Attesa, speranza, poi la delusione. L’amarezza dei tifosi in pineta per il ko degli Herons Montecatini
In oltre 400 si sono ritrovati sul pratone per seguire la gara al maxischermo
Montecatini «Dovremo aspettare ancora un anno per vedere di nuovo il derby con Pistoia». È questa la frase che è riecheggiata maggiormente al termine della cocente sconfitta subita dagli Herons nella finale promozione contro Mestre. Una debacle che ha spinto molti tifosi rossoblù a lasciare in anticipo il pratone della pineta, dove era stato allestito il maxi schermo che ha consentito a oltre 400 tifosi di sperare fino alla fine in un trionfale salto di categoria.
In molti hanno sperato fino alla fine di poter far festa in città, soprattutto quando la banda Barsotti viaggiava sul +9 nell’ultimo quarto, vantaggio poi evaporato. A fine partita, molti hanno pianto, qualcuno ha anche imprecato, ma tutti hanno riconosciuto che Mestre ha avuto nel momento giusto una marcia in più della Fabo, meritando così l'approdo in A2.
Tutta la Montecatini sportiva si era data appuntamento in uno dei luoghi iconici della città, sindaco in testa, in un happening gioioso (all’inizio) che poi si è tramutato in uno psicodramma collettivo. «A prescindere da come andrà a finire – ha detto il sindaco Claudio Del Rosso all’alba del match – è stupendo vedere riuniti in pineta così tanti montecatinesi. Nel futuro poi, mi immagino con una squadra unica e con una passione per il basket ancora più travolgente».
Il disastroso finale dell'ultimo quarto è stata invece un'autentica coltellata per i tanti giovani e meno giovani accovacciati sui plaid stesi sull'erba o appollaiati sulle sedie pieghevoli portate da casa. Il peggio è stato che, proprio mentre il popolo Herons iniziava a godere quando il parziale si è portato sul 66-57 per i suoi beniamini, i mugolii di gioia sono stati annientati dal crollo degli uomini di Barsotti. Il loro deflagrarsi ha spianato la strada al tripudio dei supporters mestrini che, in sottofondo sul maxischermo, parevano davvero la colonna sonora del peggiore dei film horror.
«È stata una partita tirata - ha commentato Sergio Di Gregorio, vicepresidente del Montecatini Valdinievole e grande tifoso Herons – ma quando sei 9 punti avanti e palla in mano non puoi perderne il possesso. Ben presto siamo passati a un parziale di 19-1 in favore dei nostri avversari e per noi è stato così impossibile recuperare. Purtroppo, ci sono stati circa 15 tiri consecutivi con neanche un punto e questo ci è costato la gara» . Grande amarezza quindi da parte di tutti soprattutto di coloro che, per un anno intero, hanno sperato che gli Herons potessero riportare il nome di Montecatini nell'olimpo della pallacanestro italiana, disincagliandolo dalla palude della serie B. «Ci aspettavamo di fare una bella partita e di poter vedere alla fine la nostra squadra in A2 – ha detto a denti stretti il giovanissimo consigliere comunale Lorenzo dall'Olio, anche lui grande sostenitore – ma abbiamo sofferto inutilmente. Questo comunque è una sport bellissimo e sono certo che il prossimo anno Montecatini potrà ricominciare a sognare, magari con una squadra unica. Questo sarebbe davvero un grande traguardo per la nostra città».
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