Rifiuti, il porta a porta entro fine anno a Pescia. «I cittadini siano custodi della città»
Sindaco e assessore annunciano la trasformazione dell’attuale servizio
Pescia Il Comune di Pescia si avvia verso il sistema porta a porta, ovvero la raccolta differenziata dei rifiuti urbani effettuata direttamente a domicilio. Qualche giorno fa la giunta ha deliberato l’atto di indirizzo per la trasformazione dell’attuale sistema di raccolta e il passaggio al porta a porta, che dovrebbe avvenire entro il 2025, «al più tardi gennaio 2026» precisa il sindaco Riccardo Franchi.
Il comune di Pescia è rimasto l’unico della provincia di Pistoia a non avere eliminato dalle strade i cassonetti con le spiacevoli conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Tanto che Pescia viene identificata come “la discarica dell’intero circondario”. Il riferimento è all’abbandono illecito di rifiuti, soprattutto nelle aree di confine, attribuiti non solo ad autoctoni incivili, ma anche a non residenti. Una vera e propria lotta senza quartiere quella per il contrasto del fenomeno tanto che il primo cittadino e il suo assessore all’ambiente Maurizio Aversa hanno deciso di rivolgere un appello alla cittadinanza affinché, in attesa che il nuovo sistema porta a porta si avvii ed entri pienamente a regime, ciascuno faccia la propria parte per contribuire a tenere pulita la città. Senza tralasciare il fatto che tutte le volte che Alia, il gestore dei servizi ambientali, provvede ad effettuare un ritiro straordinario (ovvero che non rientra nei ritiri ordinari programmati) questo è a carico dei contribuenti. Mentre l'esasperazione dei cittadini monta, qualcuno sembra strumentalmente cavalcare la polemica.
«Gli abbandoni illeciti di rifiuti purtroppo ci sono sempre stati, è inutile che adesso l’ex sindaco Oreste Giurlani faccia azione denigratoria nei confronti dell’amministrazione postando foto e video di rifiuti abbandonati – precisa Aversa – attribuendo a noi la colpa se la città è sporca. Semmai spieghi perché nel 2018 non è passato al porta a porta, come invece hanno fatto tutti gli altri comuni. Il mio invito, anche ai cittadini, è piuttosto quello di utilizzare l’app di Alia (AliApp) per le segnalazioni e non di scrivere post su Facebook. Sono i cittadini ad essere i custodi della città. Il nostro impegno, in questi mesi, è stato quello di migliorare il decoro urbano nonostante le poche risorse a disposizione. Abbiamo cercato di avviare la riqualificazione urbana attraverso nuove piantumazioni, la riattivazione delle fontane sul fiume, la nuova illuminazione al led. Chiediamo in cambio solo collaborazione e di dimostrare amore per la propria città». Ricordiamo che Alia provvede gratuitamente al ritiro degli ingombranti come mobili, materassi, elettrodomestici o altro. Perché lasciarli in giro per la città? A Pescia ci sono 500 postazioni e 1500 cassonetti, i carabinieri forestali insieme alle gav (guardie ambientali volontarie) e le altre forze dell’ordine sono impegnati quotidianamente in attività di controllo e sanzione, ma se ogni cittadino attivasse il proprio senso di responsabilità, riuscire nell’intento di avere una città pulita sarebbe più semplice. l