Il Tirreno

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Il caso

Montecatini, rendiconto di bilancio in ritardo. La prefettura scrive al Comune

di Luca Signorini
Montecatini, rendiconto di bilancio in ritardo. La prefettura scrive al Comune

Scaduto il termine del 30 aprile per l’approvazione in consiglio comunale

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Montecatini La mancata approvazione entro il termine del 30 aprile in consiglio comunale del rendiconto di gestione del bilancio relativo allo scorso anno fa scrivere una lettera dalla prefettura di Pistoia indirizzata al Comune di Montecatini e al sindaco.

Il dirigente che la firma sollecita e chiede “aggiornate notizie che vorranno essere fornite in ordine alla questione, segnalata con lo scritto qui fatto pervenire, che si allega, concernente l’approvazione del rendiconto di gestione”. Lo scritto citato è iniziativa del consigliere di opposizione Edoardo Fanucci, dell’omonimo gruppo consiliare da lui fondato, insieme ai colleghi Andrea Bellettini e Andrea Bonvicini.

La prefettura inoltre richiama l’attenzione di viale Verdi “all’articolo 227 comma 2 Tuel (Testo unico degli enti locali, ndr), sulle eventuali conseguenze derivanti dall’inosservanza di detto termine (il 30 aprile, ndr)”.

Le conseguenze sono pesanti, si cita in proposito il richiamo al comma 2 dell'articolo 141 sempre del Testo unico degli enti locali: in sostanza ci potrebbe essere anche l’ipotesi che il consiglio comunale venga sciolto con decreto del presidente della Repubblica, su proposta del ministro dell'Interno.

Appunto si legge: “Trascorso il termine entro il quale il bilancio deve essere approvato senza che sia stato predisposto dalla giunta il relativo schema, l'organo regionale di controllo (al quale si sostituisce la prefettura, ndr) nomina un commissario affinché lo predisponga d'ufficio per sottoporlo al consiglio. In tal caso e comunque quando il consiglio non abbia approvato nei termini di legge lo schema di bilancio predisposto dalla giunta, l'organo regionale di controllo assegna al consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine non superiore a 20 giorni per la sua approvazione, decorso il quale si sostituisce, mediante apposito commissario, all'amministrazione inadempiente. Del provvedimento sostitutivo è data comunicazione al prefetto che inizia la procedura per lo scioglimento del consiglio”. Questo riporta testualmente l’articolo del Tuel indicato dalla prefettura nella nota inviata all’amministrazione comunale di Montecatini nei giorni scorsi.

Anche se la giurisprudenza è pacifica nel ritenere che “le norme che incidono sull’autonomia delle amministrazioni locali devono essere considerate di stretta interpretazione e appaiono giustificate solo a fronte di gravi violazioni di legge” (pronuncia del Tribunale amministrativo regionale della Sicilia). Insomma, questioni tecniche e comunque rilevanti che tengono accesa la discussione politica cittadina. l


 

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